Domani, sabato 12 febbraio, alle 10.00, in contemporanea con Roma, Milano e numerose altre città d’Italia e di tutta l’Europa, anche Cagliari ospiterà una manifestazione (piazza del Carmine, di fronte alla Rappresentanza del Governo italiano) per chiedere la liberazione di Abdullah Öcalan, il leader del PKK (Partitodei Lavoratori Kurdistan) che da 23 anni è rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Imrali, una piccola isola della Turchia collocata nel Sud del Mar di Marmara.
Il precursore del Confederalismo Democratico e di una soluzione pacifica (politica e non violenta) del conflitto fra Stato turco e resistenza kurda, ispiratore della “Terza Via” per una convivenza pacifica di tutti i popoli del Medio Oriente, deve ancora fare i conti con l’imputazione di resistenza alla dominazione e all’oppressione degli Stati occupanti del Kurdistan, principalmente la Turchia ma anche l’Iraq, l’Iran e la Siria.
Il 15 febbraio ricorrerà l’anniversario della “cattura” ed incarcerazione di Abdullah Öcalan, avvenuta grazie anche all’inerzia e alla connivenza dello Stato italiano. Nel ventitreesimo anniversario della sua prigionia è più che matura l’ora di chiederne la liberazione. E, con essa, la liberazione di tutti i detenuti e le detenute per motivi politici in Turchia, in Israele e nel mondo. La Rete Kurdistan Sardegna chiama alla mobilitazione tutte le forze solidali e le invita a partecipare alla manifestazione in programma domani mattina.