«Il sistema penitenziario sardo è una barca alla deriva ed il personale di Polizia penitenziaria è in grave difficoltà a causa della discutibile gestione da parte del Dipartimento, che ad oggi, si è dimostrato incapace di assegnare direttori e comandanti di reparto in tutti gli istituti penitenziari sardi.»
A denunciarlo sono stati i sindacati Sappe, Osapp, Uil-Pa, Sinappe, Uspp, Fns-Cisl, Cgil-Fp e Cnpp proclamando unitariamente lo stato di agitazione permanente del personale di polizia penitenziaria in Sardegna.
«La politica deve ascoltare il grido di allarme lanciato dalla Polizia penitenziaria», dice il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Fausto Piga, primo firmatario di un ordine del giorno trasversale che tutti i partiti del Consiglio regionale hanno sottoscritto e approvato nell’ultima seduta di 24 febbraio 2022.
«La protesta della Polizia penitenziaria è un problema che riguarda le condizioni dei detenuti, del posto di lavoro, ma anche la sicurezza di tutti i cittadini – prosegue Fausto Piga -. Di fatto riguarda la sicurezza interna ed esterna al carcere, basti pensare alle criticità denunciate per quanto riguarda i reparti detentivi presso gli ospedali e gli aeroporti.»
Antonio Caria
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