La sindaca di Sestu Maria Paola Secci (Riformatori sardi), è stata eletta questo pomeriggio con 27 voti presidente del CAL, Consiglio delle Autonomie Locali, nel corso della riunione di insediamento svoltasi nell’Aula del Consiglio regionale, sotto la presidenza di Michele Pais. Succede ad Andrea Soddu, sindaco di Nuoro. Maria Paola Secci è la prima donna eletta alla presidenza del CAL.
I migliori auguri di buon lavoro alla nuova Presidente del Cal Maria Paola Secci sono stati formulati dal Presidente del Consiglio regionale Michele Pais. «Sono certo – ha detto il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais – che anche con la nuova Presidente si instaurerà quel rapporto di proficua collaborazione che da sempre esiste tra le nostre Istituzioni. Per la prima volta è stata eletta una sindaca donna, un risultato straordinario che attenua il grande divario di genere che ancora, purtroppo, esiste in politica e nella società.»
«Esprimiamo le nostre felicitazioni più vive e gli auguri più affettuosi di proficuo lavoro a Paola Secci, sindaca di Sestu, eletta presidente del Consiglio delle Autonomie Locali della Sardegna – ha commentato Carmina Conte, presidente Coordinamento3 Donne i Sardegna APS! – E’ la prima volta che una donna viene eletta a questa importante carica e ci fa particolarmente piacere che si tratti di una donna, di una sindaca, da sempre impegnata per i diritti delle donne, per le pari opportunità e contro le discriminazioni di genere in ogni campo. E’ motivo di orgoglio, inoltre per noi, il fatto che Paola Secci sia socia fondatrice e componente del Direttivo dell’Associazione Coordinamento 3 Donne di Sardegna APS: insieme a lei in questi anni abbiamo condotto importanti battaglie, fra cui quelle per la doppia preferenza di genere per l’elezione del Consiglio regionale della Sardegna, per il lavoro e l’occupazione delle donne, per la salute delle donne e contro la violenza di genere. Abbiamo la certezza – ha concluso Carmina Conte – che il CAL in lei avrà una guida autorevole e sicura per i compiti istituzionali di riferimento e che darà un forte impulso alle azioni delle amministrazioni locali per l’attuazione delle pari opportunità.»