«Solo un mese fa il Banco di Sardegna evidenziava i risultati del 2021 che confermano la capacità del Banco di Sardegna di realizzare performance di crescita sostenibile anche in situazioni di notevole complessità quale quella generatasi a seguito dell’emergenza pandemica. La buona crescita dei ricavi e la riduzione strutturale dei costi di gestione, hanno consentito di rafforzare ulteriormente la solidità del bilancio, spesando integralmente il consistente aumento del tasso di copertura dei crediti deteriorati, salito al 61,4%, tra i più elevati del sistema […] Gli indici di solidità patrimoniale si confermano su livelli di grande robustezza e largamente superiori ai requisiti normativi.»
Lo ha detto il consigliere regionale del Partito democratico, Gianfranco Ganau, che ha aggiunto: «Con queste dichiarazioni del presidente Arru del 7 febbraio 2022, desta stupore e molta preoccupazione apprendere della possibile chiusura di ben 20 sedi nell’Isola. Se confermata, questa scelta renderebbe plastica la distanza del BdS dai sardi e, ancora più difficile, la vita dei cittadini che vivono nelle zone interne e nei piccoli paesi. La spoliazione dei servizi agevola lo spopolamento e l’abbandono dei piccoli centri, esattamente quelli in cui il Banco di Sardegna ha le radici e la sua storia che auspichiamo non venga cancellata grazie ad un ripensamento sulle chiusure».
Antonio Caria