Sabato 26 e domenica 27 marzo Borutta, piccolo centro del Meilogu, ospiterà le Giornate Fai di Primavera.
Le visite guidate dureranno circa sessanta minuti e saranno curate dagli Apprendisti Ciceroni sassaresi del convitto nazionale “Canopoleno”, il liceo classico “Azuni” e gli studenti del liceo scientifico “Spano”.
Dalle 9.30 del mattino alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30 i tre itinerari daranno modo di conoscere la chiesa di San Pietro di Sorres, la Sala Capitolare e la Biblioteca del monastero; la Grotta Ulari che ospita un’importantissima colonia di pipistrelli ed il borgo antico di Borutta con visita alla chiesa di Santa Croce e agli altri palazzi storici. Su prenotazione sarà possibile visitare anche il Campanile dal quale ammirare l’immensità della piana di Sorres.
Non mancheranno una serie di laboratori renderanno ancora più interessante e ricca l’offerta delle due giornate a Sorres tra natura e cultura. Sabato e domenica per l’intera giornata Pina Monne condurrà il laboratorio di ceramica “Di terra e di Fuoco”; una riproduzione di antichi carri e carriole saranno visibili nel laboratorio di intaglio e lavorazione del legno a cura di Gigi Chessa. Ci sarà poi la lavorazione della pelle di Andrea Masia e quella delle bisacce Rideau 2.0.
Sabato 26 alle ore 17.00 e alle ore 17.30, spazio anche all’orchestra del Convitto Nazionale Canopoleno – Indirizzo Musicale che proporrà un concerto dal titolo “Sonos de Sorres” all’interno della chiesa di San Pietro.
Domenica dalle 12.30 alle 16.30 ci sarà invece il laboratorio erboristico “Piante officinali: proprietà e usi nella preparazione delle tisane funzionali” e con una preziosa esposizione di piante officiali, tisane e oli essenziali a cura di Luisa Carta. Per gli appassionati di storie della Sardegna e arte fumettistica Luigi Porceddu sarà disponibile l’intera domenica. Alle 17.00 Maria Antonietta Azzu, accompagnata dal flauto del maestro Roberto Desiato, leggerà la leggenda di Grazia Deledda “L’origine di Sorres” all’interno della Sala Capitolare del monastero di Sorres.
Antonio Caria