I consiglieri dei gruppi Progressisti, PD e Leu in Consiglio regionale hanno presentato un’interrogazione alla Giunta per chiedere chiarimenti e porre interrogativi sulle problematiche inerenti il sistema dei trasporti pubblici locali. L’iniziativa nasce per indagare sui gravi disagi che stanno colpendo l’utenza, stante il perdurare delle disposizioni di riduzione dei servizi di linea e non di linea nonostante l’avvenuta riapertura della circolazione all’interno del territorio regionale e quindi le nuove esigenze di movimento delle persone.
L’interrogazione è promossa dall’on. Gian Franco Satta.
«Con l’ordinanza n. 6 del 13 marzo 2020 del presidente della Regione è stata disposta, e tutt’ora vige su tutto il territorio regionale a seguito di proroghe, la riduzione dei servizi di linea e non di linea erogati dalle aziende di trasporto pubblico locale. La diminuzione riguarda il 40% dei servizi programmati. Allo stesso tempo, la capienza dei mezzi pubblici è stata ridotta al 15-20% rispetto a quella massima al fine di garantire il rispetto del distanziamento interpersonale. Tenuto conto di ciò e considerato che dal 18 di maggio 2020 sono cessate tutte le misure limitative alla circolazione all’interno del territorio regionale, si interroga il presidente della Regione e l’assessore dei Trasporti per sapere per quale motivo non vengano impiegati più autobus e con maggiore frequenza.»
«Risultano attualmente ancora in Cassa integrazione oltre 3.000 lavoratori, di cui circa 1.270 unità ARST, n. 200 ATP e n. 800 CTM – evidenziano i Progressisti -. Inoltre, considerato che il Decreto Rilancio ha istituito per il 2020 un Fondo con una dotazione di 500 milioni di euro per compensare gli effetti negativi di questo periodo a favore degli operatori del servizio di trasporto pubblico regionale e locale passeggeri, oggetto di obbligo di servizio pubblico, intendiamo sapere cosa la Regione stia realmente e concretamente facendo per loro.»
Così Gian Franco Satta: «Con l’avvio della cosiddetta fase 2 ci si aspettava da subito che ogni strumento pubblico utile a riportare sviluppo fosse rimesso a disposizione dei cittadini. Purtroppo duole constatare come su diversi temi, come ad esempio quello del sistema dei trasporti pubblici locali, necessari per consentire i movimenti a migliaia di persone, si sia rimasti ancorati al periodo del lockdown».
«In un quadro così problematico e delicato – rileva Maria Laura Orrù, componente della commissione Trasporti – stupisce che l’assessore regionale dei Trasporti abbia annullato l’incontro in videoconferenza previsto per martedì 19 maggio 2020 con le rappresentanze sociali e sindacali del comparto dove si dovevano approfondire, per l’appunto, le problematiche del trasporto pubblico locale connesse all’emergenza epidemiologica in atto, soprattutto, in relazione alla possibilità di programmare per tempo le modalità del trasporto pubblico e scolastico.»
Per Antonio Piu, anch’egli componente dei Progressisti in Commissione IV, «è necessario rimettere in moto tutti gli autobus che svolgono il servizio di trasporto locale nei centri della Sardegna, per venire incontro alle esigenze degli utenti e richiamare i lavoratori che sono ancora in cassa integrazione. Chiediamo la convocazione della Commissione con le audizioni delle rappresentanze sociali e sindacali del comparto».