Un appello alla politica regionale e ai parlamentari darsi è stato lanciato dal presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana, per denunciare «la situazione di estremo disagio che si respira nelle Comunità sarde e fra le categorie produttive per via dell’aumento dei costi dell’energia, dei carburanti e, in generale, delle materie prime».
«Pastori, trasformatori, agricoltori, commercianti, artigiani, autotrasportatori: non c’è categoria, oggi, che non soffra dentro una crisi che appare né passeggera né di breve durata e sulla quale tutta la politica sarda è chiamata a misurarsi con risposte, appunto, di sistema – ha sottolineato Emiliano Deiana -. Servono ristori immediati per tutte le categorie produttive che hanno subito aumenti di costi esorbitanti (carburante, energia, trasporti, mangimi, materie prime, etc.) e serve, al contempo, una riforma di sistema che sostenga per davvero tutta l’economia sarda, programmi interventi seri sulla riconversione “green” della nostra isola con un nuovo e sostenibile piano energetico regionale che punti davvero sulle comunità energetiche come forma, innovativa, che abbia al centro le persone e le imprese e non solo i profitti delle grandi multinazionali.»
«Invitiamo pertanto tutte le forze politiche e le istituzioni nel suo complesso ad una attenta valutazione di ciò che si sta muovendo nella Sardegna “profonda”, il grado di disagio e di malessere che vi è installato, la gravissima crisi che attanaglia cittadini e imprese – conclude Emiliano Deiana -. Occorre che la Giunta ed il Consiglio regionale con l’indispensabile supporto dei parlamentari eletti in Sardegna coinvolgano gli enti locali, le parti sociali, i sindacati, le imprese, le università, la cittadinanza attiva per affrontare una situazione socio-economica complicata e sulla cui risoluzione occorre il concorso di tutte le articolazioni della società sarda.»
Antonio Caria