Sarà attivo fino a domenica 31 maggio compresa il filo diretto quotidiano e gratuito di assistenza psicologica, ai numeri 800197500 e 3791663230, dalle 16.00 alle 19.00: il servizio, in cui si sono alternati una trentina di professionisti, quasi tutte donne, è stato attivato dall’Ordine degli Psicologhe e degli Psicologi della Sardegna a partire dal 2 marzo scorso con la collaborazione dei Psicologi per i Popoli, Croce Rossa Italiana, SIPEM e EMDR ITALIA, sotto il coordinamento della Protezione Civile Sardegna.
«Esprimiamo un ringraziamento caloroso – ha detto Angela Quaquero, presidente dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Sardegna – a tutte le colleghe e i colleghi che si sono fatti carico di un impegno così importante e gravoso, in una fase in cui vi era una altissima criticità e un bisogno urgente di sostegno psicologico, contribuendo a risolvere situazioni anche molto difficili.»
Il filo diretto di assistenza dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Sardegna è stato il primo ad essere attivato nell’isola e uno dei primi in Italia, tanto da aver ricevuto un 20% circa di chiamate da fuori Sardegna.
E’ stata fronteggiata una difficile emergenza in cui gli psicologi hanno svolto un ruolo, qui e altrove, fondamentale anche per il sostegno dato agli stessi operatori sanitari, protagonisti di una durissima battaglia, in condizioni spesso estreme. Per questo il presidente nazionale dell’Ordine degli Psicologi David Lazzari ha chiesto al ministro della Salute Roberto Speranza che venga esteso anche agli psicologi il provvedimento che assegna 50 crediti ECM a tutte le professioni sanitarie, per l’anno 2020 in relazione all’impegno per la pandemia, perché tale giusto riconoscimento deve riguardare anche tutti gli Psicologi, che si sono mobilitati con grande solidarietà in questa emergenza, proposta per altro pienamente condivisa dal Governo e dalle altre professioni.
«Adesso – ha concluso Angela Quaquero – attendiamo di essere coinvolti ai tavoli tecnici della ripartenza, così come abbiamo chiesto. Occorre garantire nel servizio pubblico la presenza di un numero adeguato di psicologi, perché possa essere affrontata tutta la fase della ripresa che sarà certamente lunga e complessa. Non possiamo sapere quali potranno essere i risvolti e i contraccolpi nello stato di salute complessivo delle persone nella cosiddetta Fase 2, ma dobbiamo essere pronti ad operare nei modi giusti.»