“Complimenti, come sempre avete dimostrato di conoscere il settore ed i suoi problemi, togliendo dagli indennizi le aziende miste che magari hanno 70 pecore, 9 mucche e 9 maiali che non percepiranno un solo euro nonostante abbiano una posizione Inps, un’iscrizione alla Camera di commercio e pagano le tasse e li fanno i controlli come a tutte le altre aziende.”
Lo scrive, su Facebook, uno dei rappresentanti dei pastori sardi, Gianuario Falchi, in risposta all’annuncio della Regione dello stanziamento degli indennizzi per le aziende agricole.
“Inoltre – aggiunge Gianuario Falchi – hanno incoraggiato i giovani a fare il primo insediamento con un numero di capi ovicaprini di 51 e ora non prendono gli indennizzi perché non ne hanno 100, ma questi animali non mangiano oppure per voi morire di fame è semplicemente assurdo e per questo mi complimento con le associazioni di categoria che dovrebbero rappresentare tutte le aziende, non una parte, e i politici eletti per rappresentarci tutti che dovrebbero conoscere il loro territorio, ma tutti pronti a prendersi i meriti.”
“Non sarà certo questa miseria – rincara la dose Gianuario Falchi – che salverà il comparto ma come al solito vi dimostrate capaci solo a fare discriminazioni e proclami. Nel frattempo che date le elemosine, vi ricordo che ci sono i saldi dei nostri premi biologici, difesa del suolo di 3 anni fermi nelle vostre casse mentre noi corriamo in banca fare debiti, addirittura non ci fanno più credito neanche loro, e poi chiedete il Durc che sia a posto senza pensare che i soldi che servono per pagare l’Inps e le tasse ce li avete bloccati e, dunque, il Durc non è regolare per molti, ma menomale che è stato fatto l’ente pagatore per evitare questo.”
Antonio Caria