Anche quest’anno in Sardegna, con migliaia di cooperatrici e cooperatori, aderiremo convinti alle numerose iniziative del 25 aprile di celebrazione della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Lo faremo, come al solito, a fianco dell’Associazione Nazionale dei Partigiani (ANPI), l’Associazione che svolge nel nostro Paese un ruolo fondamentale nella tutela della memoria dei valori di libertà e democrazia propri della Resistenza.
Come noto, la cooperazione, portatrice di una visione di comunione e solidarietà sociale, fu insieme al sindacato dei lavoratori, già nei primissimi anni ’20 del secolo scorso, tra i primi bersagli oggetto di attacchi, saccheggi e pestaggi da parte delle squadracce fasciste in tutta Italia ed anche in Sardegna. Dovettero passare oltre venti anni perché la libera cooperazione, osteggiata dal regime fascista, ritornasse a riprendere il cammino di strumento di crescita economica, di riscatto ed affermazione sociale per diverse generazioni del nostro Paese.
E’ proprio per questa nostra storia, quindi, che suscita in noi incredulità e perplessità l’avere quest’anno ad Alghero voluto legare la manifestazione per la Festa della Liberazione con la protesta di quei cittadini che da anni contestano le scelte dell’Amministrazione per le modalità di gestione di un’ex piccola caserma a Punta del Giglio. Attualmente, una regolare gara d’appalto ha attribuito ad una cooperativa la gestione e la custodia, pro tempore, del bene pubblico e di parte del sito circostante.
Nel totale rispetto per il diritto alla manifestazione del dissenso su provvedimenti privati o pubblici, che tra l’altro periodicamente anche noi siamo costretti ad esercitare, facciamo fatica a comprendere come si possa mettere ad Alghero sullo stesso piano la Festa di Liberazione con l’onesto lavoro di una cooperativa composta da giovani che hanno l’unica colpa di essersi aggiudicati una gara pubblica.
Le perplessità, tra l’altro, aumentano se la scelta di legare in un’unica manifestazione la protesta di quei cittadini con la celebrazione della Giornata di Liberazione nazionale avvengono appena pochi giorni dopo la pronuncia del T.A.R. Sardegna proprio sulla vicenda di Punta del Giglio. Eppure, come noto, il 25 aprile è anche la festa della ritrovata piena Libertà da parte dei giudici e degli organi di Giustizia italiana.
Non sarà questo a guastarci la Festa della Liberazione e, anzi, noi il 25 aprile saremo certamente presenti nelle diverse piazze della Sardegna a gridare “Viva la Libertà” e a cantare “Bella Ciao”.