Nell’ambito del “Maggio della comunicazione” organizzato dal Corso di Studi in Comunicazione Pubblica e Professioni dell’Informazione dell’Università di Sassari si svolgerà, mercoledì prossimo il seminario dal titolo “La comunicazione in tempo di emergenza e nella vita quotidiana. La voce delle vittime”, valido come corso di formazione professionale per gli iscritti all’Ordine dei giornalisti.
L’incontro si aprirà alle 10.00, nell’aula magna dell’Università, in Piazza Università, 21 e si concluderà alle 13.00. Ai giornalisti partecipanti saranno riconosciuti cinque crediti formativi.
Il proposito è quello di riflettere sul come è stata gestita la comunicazione in situazioni di emergenza (Covid e vaccini) e nel momento attuale (Covid e guerra). La vita quotidiana delle persone sembra talvolta passare in secondo piano e così pure le vittime spesso vengono considerate in maniera residuale quando non dimenticate. È previsto il confronto sul tema con la partecipazione di giornalisti, sociologi, magistrati della procura di Sassari e di Cagliari. Particolare attenzione sarà posta nell’esame dei contenuti deontologici dell’informazione, sia nel racconto degli eventi di natura scientifica sia di quelli che riguardano gli individui, con prevalenza di soggetti deboli e minori.
Parteciperanno: Gavino Mariotti, rettore Università di Sassari; Antonietta Mazzette, presidente corso di laurea dipartimento di economia istituzioni e società dell’Università di Sassari; Romina Deriu, Dipartimento di storia, scienze dell’uomo e formazione dell’Università di Sassari; Gianni Caria, procuratore della repubblica di Sassari, Gilberto Ganassi, sostituto procuratore di Cagliari; Maria Francesca Chiappe, capo redattore L’Unione Sarda e Vannalisa Manca, Ordine giornalisti della Sardegna. Introdurrà e coordinerà i lavori Giacomo Mameli, giornalista e scrittore.
L’incontro si aprirà alle 10.00, nell’aula magna dell’Università, in Piazza Università, 21 e si concluderà alle 13.00. Ai giornalisti partecipanti saranno riconosciuti cinque crediti formativi.
Il proposito è quello di riflettere sul come è stata gestita la comunicazione in situazioni di emergenza (Covid e vaccini) e nel momento attuale (Covid e guerra). La vita quotidiana delle persone sembra talvolta passare in secondo piano e così pure le vittime spesso vengono considerate in maniera residuale quando non dimenticate. È previsto il confronto sul tema con la partecipazione di giornalisti, sociologi, magistrati della procura di Sassari e di Cagliari. Particolare attenzione sarà posta nell’esame dei contenuti deontologici dell’informazione, sia nel racconto degli eventi di natura scientifica sia di quelli che riguardano gli individui, con prevalenza di soggetti deboli e minori.
Parteciperanno: Gavino Mariotti, rettore Università di Sassari; Antonietta Mazzette, presidente corso di laurea dipartimento di economia istituzioni e società dell’Università di Sassari; Romina Deriu, Dipartimento di storia, scienze dell’uomo e formazione dell’Università di Sassari; Gianni Caria, procuratore della repubblica di Sassari, Gilberto Ganassi, sostituto procuratore di Cagliari; Maria Francesca Chiappe, capo redattore L’Unione Sarda e Vannalisa Manca, Ordine giornalisti della Sardegna. Introdurrà e coordinerà i lavori Giacomo Mameli, giornalista e scrittore.