La salute è nelle nostre mani e spesso dipende da come queste vengono igienizzate. È la convinzione dell’Organizzazione mondiale della sanità che anche quest’anno, in occasione della Giornata mondiale dell’igiene delle mani, ha avviato una nuova campagna puntando sul “clima o cultura della qualità dell’assistenza sanitaria e della sicurezza” che valorizza l’igiene delle mani e la prevenzione e il controllo delle infezioni. Lo slogan di quest’anno è “Uniti per la sicurezza: pulisci le mani”.
L’Aou di Sassari, con la Direzione Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere ha avviato da tempo un’attività di sensibilizzazione alla corretta esecuzione di igiene delle mani. Un’attività che ha coinvolto il personale sanitario impegnato nell’assistenza, utenti e pazienti ma anche tanti specializzandi e studenti in medicina.
E se anche quest’anno la pandemia non consente la realizzazione di punti di informazione agli ingressi delle strutture ospedaliere, durante la Giornata mondiale a tenere banco saranno una serie di incontri formativi con gli studenti.
«Quest’anno – afferma il professor Paolo Castiglia, direttore di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere – ci concentriamo sulla formazione degli studenti di infermieristica, di medicina e odontoiatria. In particolare, si parlerà di infezioni crociate che coinvolgono l’operatore sanitario e il paziente quindi l’ambiente ambulatoriale.»
La corretta igiene delle mani, infatti, è l’azione più efficace per fermare la diffusione dell’infezione. Un’adeguata igiene delle mani, sia attraverso il lavaggio sia con l’utilizzo del gel idroalcolico, previene fino al 50 per cento delle infezioni acquisite durante l’erogazione dell’assistenza sanitaria, comprese quelle che colpiscono il personale sanitario.
L’Aou ha adottato una serie di parametri di valutazione sulla corretta igiene delle mani. Tra questi il consumo del gel alcolico nei reparti e all’interno delle strutture sanitarie, compresi gli accessi al pubblico, dove sono stati installati degli erogatori della capienza di 20 litri.
Le lezioni agli studenti prenderanno il via il 5 maggio, nelle aule della Facoltà di Medicina, e vedranno impegnati un esperto igienista, un tecnico esperto in Microbiologia, oltre al manager del sito Vaccinarsi In Sardegna che illustrerà i progetti di comunicazione sull’igiene delle mani.
Gli studenti, infatti, potranno partecipare anche a una “sfida” creativa che li vedrà proporre contributi comunicativi incentrati sull’igiene delle mani. Gli elaborati potranno partecipare al premio “best practice” inserito nel congresso nazionale di Igiene in programma a Padova a fine settembre.
La Giornata mondiale dell’igiene delle mani, perché il 5 maggio?
La scelta di questa data non è casuale. Ricade, infatti, il quinto giorno del quinto mese dell’anno, e come cinque sono le dita di una mano, sono cinque anche i momenti fondamentali per l’igiene delle mani: prima del contatto con il paziente; prima di una manovra asettica (es., come l’inserimento di un catetere), per evitare inoculazione di patogeni; dopo l’esposizione a un liquido corporeo (sangue, secrezioni, ferite aperte); dopo il contatto con il paziente; dopo il contatto con l’ambiente e gli oggetti accanto al paziente (lenzuola, guanti, camice).