Nasce il cruscotto dell’agricoltura sarda, la piattaforma informatica predisposta da Coldiretti Sardegna dove attingere in tempo reale i dati del comparto agricolo.
«Ad oggi, infatti, – spiegano dalla Coldiretti – non si conoscono i dati dei diversi comparti, sulle produzioni, la loro localizzazione, cosi come sulle importazioni, le esportazioni. Mancano insomma i dati base per avere una immediata fotografia dell’agricoltura, delle sue potenzialità ed esigenze, presupposto indispensabile – secondo Coldiretti Sardegna che da anni ne denuncia l’assenza – innanzitutto, per poter programmare in modo serio e puntuale il comparto; sapere dove allocare i fondi del Programma di sviluppo rurale; avere trasparenza delle filiere, intervenire celermente con i ristori per le calamità naturali, solo per fare solo qualche esempio.»
Il Dss na piattaforma di visualizzazione interattiva dei dati, con un portale tematico dedicato, di immediata consultazione e semplice utilizzo che permette la simulazione di scenari economici. La piattaforma renderà inoltre possibile la geolocalizzazione delle viste relative alla modellazione selezionata attraverso la visualizzazione di mappe interattive del territorio regionale. A titolo d’esempio: sarà possibile capire se e come l’attivazione delle politiche di irrigazione dei territori è potenzialmente “arricchente” per le diverse coltivazioni possibili e se, laddove l’irrigazione è già presente, essa ha aumentato le rese economiche così come ci si attendeva.
«È uno strumento che darà consapevolezza e coscienza delle decisioni politiche che si andranno a prendere sul comparto – sottolinea il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba -. Consentirà di accendere le luci sull’agricoltura sarda e avere una radiografia continuamente aggiornata. Il sistema agricolo è tutto informatizzato ma manca quel piccolo, ma fondamentale, passo per poter aggregare e leggere i dati che consentirà di rivoluzionare le decisioni. Oggi non esiste uno strumento come il DDS a cui striamo lavorando, solo in passato l’assessorato dell’Agricoltura aveva introdotto una piattaforma simile, o che andava in questa direzione, il Siar che poi però è stato colpevolmente accantonato.»
Antonio Caria