«Patria è ciò che abbiamo, che siamo, presenza immateriale che giustifica l’essenza profonda dei popoli. Perché allora è così difficile pronunciare questa parola per la lingua italiana?». È questo l’interrogativo da cui muove il dialogo in musica di e con l’ex chitarrista ed anima dei CCCP e dei CSI Massimo Zamboni, che andrà in scena ad Ales sabato 14 maggio, alle ore 19.00, con l’accompagnamento del musicista Cristiano Roversi.
“Con voce di popolo, dialoghi e canzoni dalla piccola patria alla patria attuale” prende spunto dal libro “La trionferà” (p. 180, Einaudi 2021) e dall’ultimo album del musicista reggiano, “La mia patria attuale” (Universal 2022). Il quadro di partenza è quello del confronto fra le mille piccole patrie – i paesi, le province e le regioni di appartenenza – e quella più grande che assume il contorno geografico della penisola italiana.
«Patria non è parola leggera. Contiene in sé anche il mascheramento delle diseguaglianze, l’esercizio della violenza in difesa di interessi personali o di casta. Patria è la parola che abbiamo trascurato, lasciandola in ostaggio agli interessi degli schieramenti», spiega Massimo Zamboni, mettendo in evidenza il difficile rapporto fra la Sinistra e questa parola, soprattutto in Italia. Partendo da qui, l’artista si propone di innescare un ragionamento collettivo su questo concetto, dialoghi e canzoni per uscire dalla solitudine in un momento in cui prevale, a ragione, la mancanza di fiducia e di affezione. Un quadro sconfortante verso il quale nessuna prognosi parrebbe fausta. Eppure il mestiere privilegiato del musicista o dello scrittore consente di avvicinare quotidianamente un’Italia che sogna, lavora, si offre, studia, sorprende, ci prova. Soprattutto, che non ascolta l’urlo generale.
Prima di intraprendere una carriera da solista, Massimo Zamboni, nato a Reggio Emilia nel 1957, è stato il fondatore, insieme a Giovanni Lindo Ferretti, del gruppo punk CCCP – Fedeli alla linea, prima, e dei CSI – Consorzio suonatori indipendenti, poi. Ha pubblicato diversi successi letterari e lavorato a numerose colonne sonore.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Casa natale Antonio Gramsci, in collaborazione con l’associazione musicale Dalton, il festival letterario “Forse alla luna” e la biblioteca comunale, e ha il patrocinio del comune di Ales e il contributo della Regione Autonoma della Sardegna. L’ingresso è gratuito.