La commissione Sanità, presieduta da Antonio Mario Mundula (Fdi), ha proseguito oggi l’esame delle proposte di indirizzi per gli atti aziendali del sistema sanitario regionale, partendo dal documento relativo alle Asl.
Con la collaborazione tecnica del direttore generale dell’assessorato Francesca Piras, la commissione è stata impegnata nella valutazione incrociata del testo della Giunta, delle osservazioni arrivate dai responsabili delle Asl (in parte comuni) e di quelle formulate dai componenti della commissione. Un lavoro molto ampio, che ha toccato diverse parti del documento di 26 pagine contenente le nuove linee guida: rapporti Asl-Ares, personale, modelli organizzativi, figura e poteri del direttore generale, armonizzazione dei contenuti con la legislazione nazionale e la programmazione regionale di settore.
Al termine del confronto, nel corso del quale hanno preso la parola i consiglieri Giorgio Oppi ed Antonello Peru di Udc-Cambiamo, Daniele Cocco di Leu, Gianfranco Ganau e Rossella Pinna del Pd, Francesco Agus dei Progressisti e Pierluigi Saiu della Lega, si è deciso di affidare agli uffici consiliari il coordinamento testuale del documento, che tornerà in commissione la settimana prossima.
Sul piano generale, alcuni interventi hanno fatto riferimento alla rete ospedaliera, approvata dal Consiglio nell’ottobre del 2017, che ha una incidenza sul riassetto del sistema sanitario configurato dalla riforma. La consigliera Rossella Pinna del Pd, in particolare, ha ricordato la vicenda dell’istituto Santa Maria Bambina di Guspini, stabilimento complementare al Dea di I livello dell’ospedale di San Gavino Monreale, destinato alle funzioni di riabilitazione ed “hospice”, previsto dalla rete ma mai entrato in funzione. La discussione sul punto si è poi allargata ad altre realtà analoghe, facendo emergere all’interno della commissione l’esigenza comune di rivedere le dimensioni quantitative e qualitative della rete ospedaliera regionale.