Nell’ambito del “Salone Internazionale del Libro di Torino Off” l’associazione dei Sardi “Antonio Gramsci” di Torino in collaborazione con l’editoria sarda, il terzo settore piemontese, l’associazionismo migrante, il mondo della scuola e quello dell’Università, lancia la prima rassegna dedicata alla letteratura sarda e migrante.
Patrocinata dal Comune di Cagliari, la Regione Autonoma della Sardegna e la Circoscrizione 4 di Torino, l’inedita tre giorni animerà i pomeriggi e le sere del caratteristico borgo operaio di Campidoglio con seminari, presentazioni, esibizioni e laboratori.
Il tema scelto per questa prima edizione è il patrimonio culturale e sociale delle tante “isole” presenti nelle nostre città. Storie mediterranee di esili, di opportunità e di tradizioni.
Si inizia giovedì 19 maggio con il laboratorio di culurgiones ogliastrini tenuto dalle donne del sodalizio sardo di Torino insieme alla collaborazione delle madri migranti dello Spazio non-solo mamme di Mirafiori.
La giornata segue con l’allestimento dello stand dedicato alle novità editoriali sarde a cura di Giovanni Manca, l’inaugurazione della mostra fotografica “Tràmuda – L’ultima transumanza” di Francesco Pintore ed il reading musicale sulla vita e le opere di Sergio Atzeni.
Venerdì 20 e sabato 21 spazio agli autori mediterranei con la presenza di Ada Lai, Gianluca Medas, Antonangelo Liori, Murat Cinar e Louis Miguel Selvelli.
Le sere saranno dedicate alle culture migranti in un particolare itinerario poetico, musicale ed enogastronomico che partirà da Istanbul, fermerà in Sardegna ed approderà in America Latina.
«La nostra idea di rassegna nasce e si struttura lungo gli ultimi due anni, una stagione segnata da una inedita solitudine che ci ha tuttavia permesso di sperimentare nuove forme di connessione tra promozione culturale, apprendimento permanente e riscatto sociale. Abbiamo lavorato per mettere in rete il patrimonio culturale sardo con le tante altre realtà migranti e comunitarie presenti a Torino. Promuovere l’editoria isolana attraverso la costruzione di legami sociali ci è parsa da subito una importante sfida alla quale hanno risposto con entusiasmo amministrazioni, autori, enti culturali, il mondo accademico e quello della scuola», sottolinea il cagliaritano Francesco Pongiluppi, ideatore della rassegna e ricercatore all’Università di Torino.