Porto Torres ospiterà per l’undicesima volta la manifestazione “Monumenti Aperti”.
«Porto Torres – spiegano gli amministratori – ha avuto ruolo centrale nello sviluppo storico e culturale del Nord Sardegna: qui è nata la prima colonia sarda dell’Impero Romano e da quel momento la città è sempre stata crocevia di intensi scambi commerciali e contaminazioni socio-culturali. Visitare Porto Torres consente di immergersi in varie fasi storiche: da quella preistorica fino a quella industriale, passando per l’epoca romana e quella medievale. Una comunità che propone un perfetto mix di storia e innovazione.»
Sono 12 i monumenti visitabili: il laboratorio di xilografia, il planetario istituto nautico M. Paglietti, il museo archeologico nazionale antiquarium turritano e l’area archeologica di Turris Libisonis, la domus di Orfeo, le terme pallottino, il palazzo di Re Barbaro/Terme Centrali ed il Complesso archeologico di via Libio 53.
Sono 5, infine, le chiese: la Basilica e la cripta di San Gavino, il monumento romanico più grande della Sardegna; le Chiese di Balai Vicino e Balai Lontano, la Chiesa Cristo Risorto e la Chiesa Spirito Santo.
I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato 21 e domenica 22 maggio.
Antonio Caria