La generazione Z è composta da giovani che saranno la società di domani, per le aziende è dunque strategico entrare in contatto con loro sin da oggi. Dalle ultime analisi e statistiche emerge che il background scolastico fornito agli studenti italiani è considerato insufficiente per l’ingresso nel mondo del lavoro. Tra le principali criticità balza all’occhio il dato relativo alla dispersione scolastica, ovvero l’abbandono precoce degli studi, in Europa si aggira intorno al 10% contro il 14,6% dell’Italia.
L’insieme di questi fattori comportano un sottosviluppo di capacità. Gli adolescenti italiani mostrano di essere meno abili in discipline comuni, quali matematica, italiano e scienze, rispetto ai coetanei europei. Inoltre il tasso di occupazione dei neolaureati è inferiore rispetto alla media: in Italia infatti, si registra un 56%, contro il 81,6% del resto del continente. Esiste, infine, una discrepanza tra preparazione scolastica e ruolo rivestito all’interno di un’azienda.
Con l’intento di offrire risposte concrete ai giovani e nell’ottica di un superamento di queste criticità, Unibeton (il principale produttore di calcestruzzo del Sud Sardegna), ha aderito al progetto OSM Edu, “adottando” 25 studenti della sede Bacaredda dell’Istituto superiore Dionigi Scano di Cagliari, contribuendo alla loro formazione e aiutandoli a capire quali sono le attitudini e i talenti di ciascuno. L’azienda, che sabato 14 maggio scorso è stata ospite presso il plesso scolastico, ha ottenuto il Bollino OSM EDU, utile per partecipare ai percorsi di responsabilità sociale, in linea con i principi guida della certificazione SA8000.
«Il progetto che abbiamo deciso di sposare – spiega Alessio Sacchitella, tra i soci fodatori di Unibeton – è legato all’OSM Edu, che punta a preparare i ragazzi ad interfacciarsi al mondo del lavoro. Abbiamo scelto di renderci parte attiva in questo percorso, che raccoglie le preoccupazioni attorno alla formazione e all’occupazione giovanile, in un territorio come quello isolano dove la dispersione scolastica rappresenta da anni una piaga. Quella trascorsa all’Istituto Scano, sabato 14 maggio, è stata una mattinata in cui abbiamo avuto modo di parlare sia con i genitori che con oltre cinquanta ragazzi, portando la nostra esperienza d’impresa. È stata una tappa di un percorso più ampio – conclude – che ci onoriamo di aver sposato, nel tentativo di instillare nei giovani studenti una scintilla di curiosità in questo momento così delicato della loro vita.»
L’appuntamento del 14 maggio è stata inoltre un’occasione per trattare assieme ai ragazzi temi delicati e attuali, che meritano l’attenzione e il coinvolgimento personale e attivo di ciascun attore della società, come quelli contenuti nell’Agenda 2030. Unibeton, infatti, soprattutto nell’ultimo anno, ha operato una svolta nella propria mission, abbracciando una svolta in termini di risparmio energetico e inquinamento. Da questi presupposti, un vero e proprio spartiacque nel settore edile, nascono le ultime miscele: Unieco, che rivoluzionerà il modo di costruire in maniera sostenibile in futuro, e il prodotto di punta Unifast.
Questo progetto è stato sposato anche da altre realtà imprenditoriali locali e non, con le quali Unibeton condivide gli stessi valori etici.