Il comune di Alghero ha costituito il Distretto rurale. Il Consiglio comunale ha deliberato la sua costituzione, dopo una fase di preparazione che ha visto il comune di Alghero avviare e guidare la concertazione coinvolgendo le rappresentanze economiche, sociali e istituzionali della comunità algherese, che sono le vere protagoniste di un percorso partecipato nel quale tutti sono stati chiamati a dare il proprio contributo. Il Distretto rurale di Alghero sarà una fondazione di partecipazione, ed è pertanto in questa forma che viene inquadrato.
Ne fanno parte anche il comune di Olmedo, Laore, il parco di Porto Conte, professionisti, Regione, rappresentanze sociali e circa 200 aziende del territorio.
«Il distretto nasce da basso, per raccogliere tutti i protagonisti attorno ad un progetto di crescita e di sviluppo che la Regione mette a disposizione e sostiene in Sardegna. Oltre alle attività primarie, abbiamo l’opportunità di far crescere insieme anche le altre vocazioni naturali del nostro territorio, come il turismo», ha dichiarato l’assessora dello Sviluppo economico, Giorgia Vaccaro.
«L’Amministrazione Conoci – queste le parole dei consiglieri del centrosinistra Gabriella Esposito, Ornella Piras, Mario Bruno, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Mimmo Pirisi e Valdo Di Nolfo – anche sul distretto rurale ha trovato la “pappa pronta”: c’era già un distretto “naturale” ed era una realtà consolidata che dal 2015 al 2019, col nome Mondorurale e con il ruolo di promotore del Comune, ha coinvolto per quattro anni imprese, istituzioni, associazioni di categoria, agriturismi, borgate, realtà produttiveCi auguriamo che il distretto rurale ridiventi il luogo della progettualità condivisa per partecipare ai bandi del PSR, ai contratti di filiera e di distretto, alle opportunità europee e ministeriali. Noi daremo come sempre il nostro contributo. Purtroppo, subendo una scelta al ribasso operata dalla Giunta Conoci-Vaccaro: quella di isolarsi, da soli, con Olmedo. Alghero merita di più. Se si pensa al distretto del Nord Sardegna, 41 comuni, con sede a Tempio, o al distretto dell’Anglona-Romangia che mette insieme un vastissimo territorio a noi limitrofo, ci chiediamo che fine abbia fatto l’attrattiva di Alghero, isolata nei suoi confini, belli, ma incapaci con questa Giunta di creare coesione territoriale.»
Ne fanno parte anche il comune di Olmedo, Laore, il parco di Porto Conte, professionisti, Regione, rappresentanze sociali e circa 200 aziende del territorio.
«Il distretto nasce da basso, per raccogliere tutti i protagonisti attorno ad un progetto di crescita e di sviluppo che la Regione mette a disposizione e sostiene in Sardegna. Oltre alle attività primarie, abbiamo l’opportunità di far crescere insieme anche le altre vocazioni naturali del nostro territorio, come il turismo», ha dichiarato l’assessora dello Sviluppo economico, Giorgia Vaccaro.
«L’Amministrazione Conoci – queste le parole dei consiglieri del centrosinistra Gabriella Esposito, Ornella Piras, Mario Bruno, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Mimmo Pirisi e Valdo Di Nolfo – anche sul distretto rurale ha trovato la “pappa pronta”: c’era già un distretto “naturale” ed era una realtà consolidata che dal 2015 al 2019, col nome Mondorurale e con il ruolo di promotore del Comune, ha coinvolto per quattro anni imprese, istituzioni, associazioni di categoria, agriturismi, borgate, realtà produttiveCi auguriamo che il distretto rurale ridiventi il luogo della progettualità condivisa per partecipare ai bandi del PSR, ai contratti di filiera e di distretto, alle opportunità europee e ministeriali. Noi daremo come sempre il nostro contributo. Purtroppo, subendo una scelta al ribasso operata dalla Giunta Conoci-Vaccaro: quella di isolarsi, da soli, con Olmedo. Alghero merita di più. Se si pensa al distretto del Nord Sardegna, 41 comuni, con sede a Tempio, o al distretto dell’Anglona-Romangia che mette insieme un vastissimo territorio a noi limitrofo, ci chiediamo che fine abbia fatto l’attrattiva di Alghero, isolata nei suoi confini, belli, ma incapaci con questa Giunta di creare coesione territoriale.»
Antonio Caria