Si è tenuta questa mattina, sabato 28 maggio 2022, presso l’Aula magna del Seminario arcivescovile di Cagliari, la Giornata del Sovvenire, promossa dal Servizio diocesano in collaborazione con l’Ufficio delle Comunicazioni sociali.
Sovvenire è il servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica e sono diversi i valori ecclesiali e civili alla base: a partire da una visione di Chiesa comunione, passando per la solidarietà e perequazione, per arrivare alla corresponsabilità e alla trasparenza.
Alla mattinata sono intervenuti anche alcuni imprenditori locali e rappresentanti del mondo del terzo settore e del volontariato, che hanno proposto la propria testimonianza in merito alla bontà della destinazione della firma dell’8xMille alla Chiesa Cattolica. È stata inoltre l’occasione per presentare il nuovo progetto comunicativo dedicato al Sovvenire, voluto dalla Diocesi e curato dal servizio diocesano in collaborazione con l’Ufficio per le comunicazioni sociali della Chiesa di Cagliari. Oltre alla stampa di un inserto informativo, inserito sull’ultimo numero del settimanale diocesano Il Portico, sono stati prodotti e divulgati due video documentaristici che raccontano le esperienze dell’8xMille sul territorio ed un video spot, che vede protagonista il testimonial per la campagna 2022, l’attore comico Alessandro Pili.
«L’introduzione dell’attuale sistema di finanziamento della Chiesa Cattolica in Italia – afferma l’arcivescovo di Cagliari e vicepresidente della Cei, monsignor Giuseppe Baturi – introdotto e disciplinato dalla legislazione di derivazione concordataria, ha rappresentato, per tanti aspetti un vero spartiacque, costituendo un caso emblematico e innovativo di solidarietà e libertà. Comunione, corresponsabilità, partecipazione: sono valori ecclesiali particolarmente consonanti, al tempo stesso, con i valori della democrazia pluralista e della libertà religiosa. L’8xMille fa bene anche allo Stato e alla nostra convivenza».
«L’importanza di ciò che facciamo – spiega l’economo diocesano don Giuseppe Camboni – è permettere al popolo di Dio di vivere la dimensione missionaria della Chiesa in senso lato, quindi portare avanti l’evangelizzazione che ha necessità di un luogo fisico e di uffici che ne promuovano l’animazione, a cui si aggiunge la ricaduta nei territori».