«Dopo due anni dalla prima invasione di cavallette e nonostante le indicazioni di Laore, che a più riprese ha chiesto di estendere la perimetrazione delle superfici interessate dai danni, la giunta regionale ha deciso di escludere dal piano degli indennizzi diverse aree territoriali interessate dall’invasione degli insetti che hanno distrutto interi raccolti. Agli enormi ritardi dell’assessorato dell’Agricoltura si somma, quindi, la beffa per tutti i proprietari dei terreni esclusi, corrispondenti a più della metà delle superfici devastate dalle cavallette.»
Lo dichiara il consigliere regionale dei Progressisti, Gianfranco Satta, che aggiunge: «La Giunta ha deciso di escludere dagli indennizzi moltissime aziende. Abbiamo fatto un sopralluogo nelle zone interessate dalla presenza anomala di questi insetti e riteniamo urgente e necessario che la giunta intervenga per dare risposta alle tante imprese escluse dagli indennizzi. L’assessora dovrebbe chiedere la sospensione del bando, al fine di includere tutte le aree ingiustamente tagliate fuori».
«Si tratta semplicemente di usare il buonsenso – conclude Gianfranco Satta -. Se chi guida l’Assessorato avesse realmente a cuore le sorti di decine e decine di aziende che rischiano di restare escluse dagli indennizzi a causa di un’errata interpretazione delle indicazioni di Laore interverrebbe immediatamente. È già inaccettabile il ritardo con cui si sta intervenendo, ma a questo non può sommarsi questa ingiustizia. Chi lo spiega a chi ha perso tutto per due anni, che ancora oggi non ha visto un euro e che anche in questi giorni sta combattendo per salvare il salvabile rispetto all’ennesimo ritardo della Regione nel prevenire una nuova ma annunciata ondata di cavallette? Mi auguro che si possa trovare rapidamente una soluzione e che chi di dovere inizi a esercitare con maggiore serietà e diligenza il proprio ruolo.»
Antonio Caria