«La Repubblica Italiana è la Repubblica delle donne, ricordiamo come nacque e come si declinò dopo la Costituzione e dopo il 25 Aprile: le donne fecero un pezzo importantissimo della Resistenza. Dunque, questa è la Repubblica nostra e noi dobbiamo continuare la battaglia iniziata dalle partigiane, dalle madri costituenti, da tutte le donne che ci sono state prima di noi e soprattutto per le donne che ci saranno.»
Lo ha detto oggi, al Teatro Massimo di Cagliari, la presidente della commissione Lavoro della Camera, Romina Mura (Pd), intervenendo al 2° Congresso delle Donne Sarde 1952-2022.
La parlamentare ha ricordato le «giovani sindache, professioniste, donne del volontariato che ho conosciuto in questi anni di mia prima linea e con le quali ho condiviso momenti belli anche di vittoria, come la battaglia fatta sulla doppia preferenza di genere».
«Oggi festeggiamo la Repubblica ma io dico – ha ribadito Romina Mura – che quella delle donne non è un’altra Repubblica. Anche oggi per il presidente della Regione e per il sindaco di Cagliari c’erano cose più importanti e questa non è una buona cosa, è il secondo congresso delle donne sarde dopo 70 anni.»
Riferendosi agli schieramenti politici ha chiosato che «succede anche dalle mie parti che quando ci sono le donne al centro c’è sempre qualcosa di più importante. Ma noi andiamo avanti».