Wilfried Gnonto, 18 anni, attaccante cresciuto nelle Giovanili dell’Inter, oggi allo Zurigo. Due giorni fa Roberto Mancini lo ha inserito al 70′ di Italia-Germania, lui ha risposto bene, ha fornito un assist-goal a Lorenzo Pellegrini e si è conquistato tutte le prime pagine dei giornali e le attenzioni di tante squadre, sia in Italia sia all’estero. Circolano già valutazioni milionarie…
Com’è strano il calcio e com’è scaduto il livello del nostro calcio!
Oggi basta essere una giovane promessa per vestire la maglia azzurra e strappare contratti milionari pluriennali. Wilfried Gnonto, probabilmente, diventerà un buon calciatore, magari anche un grande calciatore ma oggi, obiettivamente, è un 18enne di belle speranze.
Ero ragazzo quando calciatori di grandissimo spessore tecnico, facevano fatica a raggiungere una convocazione in Nazionale. Ricordo due soli casi su tutti, di calciatori che tutti conoscono, perché sono stati grandissimi calciatori.
Roberto Pruzzo, “O Rey di Crocefieschi”, 396 partite e 163 goal in serie A, tre volte capocannoniere del campionato italiano (nel 1981, 1982 anno del Mondiale di Spagna per il quale non venne convocato ed al suo posto venne preferito il cagliaritano Franco Selvaggi che poi non venne mai impiegato, 1986), ha vestito la maglia della Nazionale solo 6 volte!
Evaristo Beccalossi, 157 presenze e 30 goal in serie A tra il 1972 ed il 1984 con l’Inter, campione d’Italia nel 1980, non ha mai vestito la maglia azzurra della Nazionale maggiore (3 presenze con l’Under 21 e 4 con l’Olimpica)!
Forse i giovani, magari documentandosi attraverso gli archivi (Youtube è alla portata di tutti), potranno capire perché tanti oggi rimpiangono spesso il calcio di un tempo…
P.S. Wilfried Gnonto è un giovane atleta di robusta costituzione, alto 170 cm. Una volta non sarebbe stato preso in considerazione, probabilmente sbagliando, per la sua statura, com’è accaduto a talenti straordinari del nostro calcio, “bocciati” perché di modesta statura (ogni riferimento a calciatori ben conosciuti è puramente casuale…), forse anche perché nati e cresciuti ai confini del mondo, visto e considerato che negli stessi periodi, Beniamino Vignola (172 cm per 64 kg) e Rui Barros (158 cm per 60 kg) non erano certamente dei giganti né tantomeno fenomeni ed arrivarono a vestire a lungo la maglia della Juventus.