Nell’ambito delle iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza di genere attuate dalla Polizia di Stato, il Questore di Cagliari, Pierluigi d’Angelo, ed il Rappresentante Legale del CIPM Sardegna (Centro Italiano per la Promozione e la Mediazione), dott.ssa Susanna Murru, hanno firmato stamattina, 12 giugno, un protocollo di intesa che introduce nei decreti di ammonimento la cosiddetta “ingiunzione trattamentale” indirizzata ai soggetti ammoniti.
I soggetti ai quali viene notificato l’ammonimento del Questore per atti persecutori e violenza domestica potranno, quindi, rivolgersi al CIPM per intraprendere un percorso finalizzato al miglioramento della gestione delle emozioni e del controllo dei propri impulsi.
L’attuazione del Protocollo “Zeus” rappresenta un importante strumento di prevenzione per queste tipologie di violenza, che nasce dalla sinergia tra Istituzioni (Polizia di Stato) e Servizi (CIPM) e consente, oltretutto, un monitoraggio dei casi critici tramite l’acquisizione di reciproci feedback.
Attraverso tale accordo di collaborazione, i soggetti ammoniti per atti persecutori e per violenza domestica, in sede di notifica presso la Divisione Anticrimine della Questura, che è l’ufficio che cura l’istruttoria per l’irrogazione delle misure di prevenzione, verranno esortati a rivolgersi al CIPM per intraprendere un percorso orientato all’acquisizione della consapevolezza del disvalore sociale e penale delle azioni commesse.
Successivamente il CIPM Sardegna, che si avvale di un’equipe di lavoro multidisciplinare (avvocati, criminologi, psicoterapeuti, sociologi, educatori e mediatori), comunicherà alla Questura la mancata presentazione del soggetto, la sottoposizione al percorso ovvero l’abbandono del trattamento. Comportamenti che il questore di Cagliari valuterà come sintomatici o meno del persistere della pericolosità sociale.