Un piano di intervento per fermare l’azione devastatrice di milioni di cavallette con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali e delle aziende agricole. Lo ha reso noto Coldiretti Nuoro Ogliastra che ha stilato un programma e gli step di interventi condiviso con i propri soci da presentare in Regione per debellare/limitare il fenomeno in un anno.
Si chiede di creare un’unica macro area con la mappatura complessiva delle aree coinvolte entro la data massima del primo settembre con l’ausilio dei droni in fase di perimetrazione.
«È necessario intervenire su tutta l’intera area interessata e non solo ed esclusivamente sulle grillare – spiega il direttore Alessandro Serra che con il presidente in questi anni ha approfondito il fenomeno confrontandosi quotidianamente con i tecnici e con le aziende agricole che stanno vivendo sulla propria pelle questa piaga -. Ci risulta, infatti, che gli interventi mirati (tra l’altro con ottimi risultati) abbiano interessato solo 300 ettari, pari all’1 per cento dell’intera superficie coinvolta.»
«Siamo fermamente convinti – dice Leonardo Salis – che l’unico valido sistema per debellare questa piaga sia l’aratura da svolgersi tra il 15 Settembre e il 30 marzo nelle aree pianeggianti, mentre laddove il terreno non si presti alle arature si intervenga con trattamenti mirati e ripetuti da eseguirsi ai primi di aprile in occasione della schiusa delle uova. Questi interventi potrebbero prevedere sia l’utilizzo della deltametrina che, all’occorrenza, del fuoco controllato a cura del corpo forestale, Protezione civile, compagnie barracellari.»
«Durante questa fase – sostiene Alessandro Serra – è determinante censire preventivamente gli allevamenti apistici al fine di garantire preventivamente il loro spostamento. Cosi come è doveroso dare una corretta informazione alle aziende in biologico valutando l’impiego di prodotti meno invasivi.»
«Altro aspetto fondamentale – per Coldiretti Nuoro Ogliastra – è quello dell’informazione e del coinvolgimento delle amministrazioni comunali e delle aziende agricole. In questo modo oltre al risparmio si garantirebbe la contingentazione/soluzione del problema entro la primavera 2023. Contemporaneamente occorre stanziare i ristori per l’annualità in corso e snellire le pratiche garantendo l’immediato pagamento.»
Antonio Caria