«Il mare tra Olbia e Siniscola resti libero da parchi eolici offshore. Siamo a favore delle energie rinnovabili ma solo a patto che i progetti siano compatibili con la tutela delle ragioni paesaggistiche e ambientali del nostro territorio. Quello progettato al largo della costa nordorientale sarda, tra i mari più belli al mondo, evidentemente non lo è.»
Lo ha detto Roberto Deriu, consigliere regionale del Partito democratico, e primo firmatario di una interrogazione presentata nelle scorse settimane contro il parco che potrebbe essere realizzato nelle coste sarde, nel tratto di mare tra Olbia e Siniscola, e che prevede la presenza di 65 turbine eoliche galleggianti, alte 280 metri e posizionate a una distanza dalla costa che varia da un minimo di 25 a un massimo di 40 km.
«Abbiamo già evidenziato come un impianto così impattante a livello ambientale – ha aggiunto Roberto Deriu – vada assolutamente contro le politiche che hanno portato alla creazione e alla tutela del Parco naturale regionale di Tepilora, della Riserva della Biosfera MaB UNESCO Tepilora, Rio Posada e Montalbo (unica Biosfera della Sardegna), oltreché dell’Area riconosciuta dalla convenzione di Ramsar dedicata a quelle zone umide. Non solo: il parco eolico sarebbe deleterio per l’investimento decisivo dell’Einstein Telescope.»
«Il danno sarebbe irreparabile, e non c’è prezzo che possa ripagarlo e farci retrocedere, neppure di mezzo passo. La nostra è un’opposizione netta – ha concluso Roberto Deriu – sia a chi vuole comprare il nostro mare sia a chi vuole venderlo. Siamo pronti alle barricate per impedire questo scempio.»
Antonio Caria