«Chiesa e carcere in dialogo»: è il tema al centro del convegno previsto per martedì 28 giugno, dalle ore 16.30 alle ore 19.30, presso l’Aula magna del Seminario arcivescovile (via monsignor Cogoni 9, Cagliari), promosso dall’Ufficio diocesano di Pastorale penitenziaria.
L’evento intende riflettere su quali strade percorrere, in sinergia con le istituzioni e le comunità cristiane, per realizzare un progetto che sia efficace nella vita della persona detenuta, non solo per il periodo che trascorre in carcere, ma soprattutto in prospettiva del reinserimento familiare, sociale ed ecclesiale. Sono invitati a questo appuntamento tutti coloro che sono impegnati nel servizio rivolto verso i carcerati (associazioni, comunità, laici, volontari, sacerdoti, religiosi e religiose) e per quanti desiderano conoscere questa realtà.
Con la nascita dell’Ufficio diocesano di Pastorale penitenziaria, lo scorso anno, il vescovo monsignor Giuseppe Baturi, ha inteso offrire un nuovo impulso al servizio finora svolto dai cappellani e dai volontari, nelle due case di detenzione situate sul territorio diocesano: la Casa circondariale di Uta e l’Istituto per minori di Quartucciu.
L’evento godrà, oltre alla presenza del vescovo monsignor Giuseppe Baturi, di quella dell’ispettore dei Cappellani delle carceri italiane don Raffaele Grimaldi e del cappellano del carcere di Bancali (Sassari) don Gaetano Galia. Seguiranno le relazioni dei direttori della Casa circondariale di Uta e dell’Istituto per minori di Quartucciu, rispettivamente Marco Porcu ed Enrico Zucca. Chiuderanno la serata con i propri interventi la referente della Caritas diocesana per il carcere Silvia Piras e la responsabile dell’area educativa della Casa di pena di Uta Giuseppina Pani.