Cresce l’allarme per i servizi di emergenza urgenza in Sardegna. Dopo Iglesias e Carbonia, il grido di dolore è arrivato da Olbia, ora si estende a Nuoro, come denuncia stamane la deputata Mara Lapia, in una nota inviata al ministro della Salute Roberto Speranza, per chiedere l’invio immediato degli ispettori. Al tempo stesso, la deputata, sollecita con urgenza ancora una volta il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas e l’assessore della Sanità Mario Nieddu, a procedere con il potenziamento del pronto soccorso che «rischia di chiudere completamente già nelle prossime settimane».
«Dopo il recente accorpamento della Nefrologia ai reparti di Medicina e Geriatria, che denotano chiaramente il continuo depotenziamento dell’ospedale San Francesco, anche il pronto soccorso della struttura nuorese è ormai al collasso con medici costretti a lavorare sino a diciotto ore consecutive e con l’impossibilità di garantire la piena assistenza ai pazienti – sottolinea Mara Lapia -. Il pronto soccorso dell’ospedale San Francesco non è più ormai un luogo sicuro né per i pazienti, né tantomeno per i medici e tutto il personale sanitario impiegato presso la struttura. Siamo al punto in cui viene garantita la presenza di un solo medico strutturato per un solo turno . soprattutto nelle ore notturne – e, molto spesso, gli stessi medici sono costretti a lavorare sino a diciotto ore consecutive mettendo a rischio la propria salute e quella dei pazienti. È quanto accaduto nelle ultime ore a ben due medici del pronto soccorso che, terminato il turno e non essendoci stata la possibilità di un cambio turno, hanno dovuto proseguire oltre con il loro lavoro sino a oltre diciotto ore consecutive. Un fatto di una gravità inaudita – prosegue la parlamentare – che sta seriamente mettendo in ginocchio tutta la struttura e che rischia di generare conseguenze drammatiche per la salute degli operatori e di tutti i pazienti. È davvero vergognoso che si stia chiaramente andando verso la chiusura del pronto soccorso e soprattutto che stia avvenendo in questo modo, lasciando morire la struttura in una lenta agonia: se si vuol definitivamente chiudere la struttura allora che lo si dica chiaramente e lo si faccia subito, assumendosi la responsabilità delle proprie scelte.»
La deputata Mara Lapia avverte inoltre della imminente chiusura di altri due reparti della struttura, Ortopedia ed Urologia, per consentire al personale di andare in ferie.
«Ad agosto – precisa la deputata – rischiamo la chiusura di altri due reparti: quello di Urologia, che già in questo momento garantisce solo un servizio diurno feriale, ed il reparto di Ortopedia. La chiusura dovrebbe avvenire per consentire al personale di andare in ferie, non essendoci altri medici a disposizione per coprire i turni: si ha minimamente idea – conclude Mara Lapia – di cosa significhi chiudere il reparto di Ortopedia in pieno agosto ed in piena stagione estiva? Un ulteriore colpo che, di fatto, ci avvicina ad un chiaro e preciso disegno: privare completamente Nuoro del suo ospedale.»