Un incontro tra il presidente della regione Sardegna Christian Solinas ed il ministro della Salute, Roberto Speranza. È l’azione che la deputata Mara Lapia sta promuovendo in queste ore, dopo un’interlocuzione avuta con il sottosegretario della Salute Andrea Costa, affinché la Regione Sardegna chieda formalmente al ministro Roberto Speranza lo stato d’emergenza per la sanità dell’isola.
«Nelle prossime ore – dichiara la parlamentare sarda – il Pronto Soccorso di Nuoro, il cui personale è oramai ridotto allo stremo delle forze, rischia di chiudere definitivamente. Si tratta di una triste notizia per la quale non temo alcuna smentita, considerata la situazione attuale. Un fatto analogo sta avvenendo in molti reparti degli ospedali del centro Sardegna, a Olbia ed Oristano. Si rischia di lasciare interi territori senza la minima assistenza sanitaria, con conseguenze drammatiche per la salute pubblica. Per questo motivo, dopo un’interlocuzione avuta con il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa, chiedo al Presidente della Regione Christian Solinas di attivarsi per inviare già nelle prossime ore una richiesta di incontro urgente al ministro della Salute Roberto Speranza. Il confronto – prosegue Mara Lapia – dovrà essere finalizzato a chiedere ufficialmente al ministro della Salute l’attivazione dello stato di emergenza per la nostra regione.»
Quanto alle polemiche apparse quest’oggi sulla stampa, a firma del direttore generale dell’ASL di Nuoro, la parlamentare riferisce che preferisce non rispondere alle accuse poiché «il tempo per correre ai ripari per i danni causati dalla pessima gestione in ambito sanitario è limitato e preferisco impiegarlo per ricercare le soluzioni che altri, prima di me, avrebbero dovuto mettere in atto, anziché alimentare polemiche a mezzo stampa prive di qualsivoglia risoluzione delle problematiche. Risoluzioni che non spettano certamente alla sottoscritta, dal momento che a qualcuno continua a sfuggire quale sia l’organo dotato di esclusiva competenza in termini di gestione sanitaria regionale».