E’ tutto pronto a Mogoro per la 61esima edizione della Fiera dell’Artigianato artistico della Sardegna, che aprirà i battenti il 22 luglio e sarà visitabile fino al 18 settembre, dalle 10.00 alle 21.00.
Le tante novità dell’atteso appuntamento con l’artigianato di qualità sono state presentate oggi nel corso di una conferenza stampa dal sindaco Donato Cau, affiancato dagli assessori dell’Artigianato, Commercio e Attività Produttive e della Cultura e spettacolo, Francesco Serrenti ed Alex Cotogno, il direttore artistico Marcello Muru.
Sono 101 gli artigiani che esporranno quest’anno negli oltre 2.500 metri quadri del grande e moderno edificio di piazza Martiri della Libertà: 32 per la ceramica, 21 tessuti e tessitura, 15 l’oreficeria, 11 il legno e poi vetro, ricamo, intreccio, coltelleria, pelletteria, marmo, metalli e agroalimentare. Nuova la veste grafica, nuovo ma antico e significativo il filo conduttore di questa edizione: ‘Dove tutto nasce’. Per la prima volta nella storia della Fiera, tutti gli artigiani hanno fatto l’iscrizione on line, con procedure semplici e rapide, assistiti a distanza per ogni possibile dubbio o problema.
«Siamo pronti a ripetere e, perché no, superare i numeri della scorsa edizione, quella dei grandi festeggiamenti per il 60esimo anno della nostra Fiera – ha affermato il sindaco di Mogoro, Donato Cau -. La sfida non è facile, ma abbiamo una macchina rodata, che si è messa in moto subito dopo la chiusura dell’esposizione del 2021. E poi dopo due anni di restrizioni, limitazioni agli accessi, controlli agli ingressi, abbiamo potuto programmare una edizione a 360 gradi, che si tiene a Mogoro ma che propone visite ed escursioni nel territorio, per far conoscere le attrazioni paesaggistiche e culturali di tutto il Parte Montis. Possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che la nostra è la Fiera dell’Artigianato artistico della Sardegna, sempre più attesa e apprezzata da espositori e visitatori. Siamo certi che lo sarà anche quest’anno.»
«Sarà un’edizione ancora di più all’insegna dell’innovazione e del green – ha confermato l’assessore Francesco Serrenti -. Vogliamo proseguire con la strada intrapresa lo scorso anno dalla nostra amministrazione: una durata maggiore (una settimana in più rispetto allo scorso anno), qualità e originalità dei prodotti, attenzione alla scelta dei materiali, varietà nelle proposte artigianali. Anche quest’anno abbiamo pensato ad un target giovane, ma senza perdere di vista lo zoccolo duro dei nostri visitatori, quelli che tornano ogni anno certi di trovare sempre qualcosa di nuovo e sorprendente. E anche in questa edizione sarà così.»
Sono tre i punti cardine, leit motiv di questa edizione, riassunti dal riconfermatissimo direttore artistico, Marcello Muru: «La Fiera si apre con la rivisitazione del marchio di fabbrica, la spirale concentrica, un fuso stilizzato e visto dall’alto, impreziosito dai quattro elementi fondanti la Fiera stessa, i quattro comparti da cui tutto è cominciato: ceramica, legno, oreficeria e tessitura. Il secondo aspetto è l’impegno importante per realizzare una esposizione all’insegna dell’ecosostenibilità. Abbiamo rimodulato gli stand, utilizzando legno, cartoncino riciclato, materiali totalmente sostenibili dal punto di vista ambientale. Terzo punto caratterizzante è la scelta di un allestimento minimalista, senza orpelli, improntato sull’essenziale: la fanno da padrone il cemento armato, il legno, il cartone, ma soprattutto il prodotto. La scenografia è essenziale per porre sempre più l’attenzione sul manufatto artigianale dei nostri espositori».