«È scandaloso ed offensivo ricevere un progetto, che per quanto riguarda Alghero, comprende mare e terra, col passaggio di un cavo ad alta tensione sui fondali vicini alla città e poi lo stesso cavo addirittura nel porto e nel cuore del centro storico per proseguire sul lungomare Garibaldi e in uno dei più popolosi quartieri cittadini come La Pietraia, senza che nessuno dei proponenti privati e dei riceventi pubblici abbia avuto il buon senso, per non dire la decenza, di discuterne con la comunità algherese.»
Non usa mezzi termini il sindaco di Alghero, Mario Conoci, circa l’idea di realizzazione di un impianto eolico offshore tra Capo Marrargiu e Capo Mannu.
«Decidono di sventrare la città come nulla fosse. Vorrebbero fare i padroni in casa d’altri nel nome della sostenibilità e della modernità dietro la quale si celano profitti enormi, senza nemmeno discutere e far capire quali vantaggi e utilità avrebbe la nostra comunità e la Sardegna a fronte dei sicuri svantaggi che ne deriveranno in termini di stravolgimento della città, di compromissione permanente dei luoghi e di vincoli trentennali che ne derivano. Nessuno con un po’ di buon senso si opporrebbe pregiudizialmente a fonti energetiche alternative, ma, altrettanto, nessuno può essere disposto a veder la propria città e il proprio territorio trattato come una colonia della quale disporre a proprio piacimento. Come è necessario in questi casi, bisogna rifare i conti, perché quando questi sono sbagliati (e in questo caso si son fatti i conti senza l’oste, cioè il popolo sardo), è necessario rifarli», conclude il primo cittadino di Alghero.
Antonio Caria