Lotzorai capitale del libro: romanzi, saggi, narrativa, antropologia, teatro e musica hanno stretto il paese ogliastrino in un assedio culturale durato tre giorni di scoperte e incontri organizzati dal Comune. Con la rassegna CostellAzioni Letterarie la 1ª edizione ha esplorato e celebrato il vasto arcipelago della lettura nei suoi generi e stili che disegnano i nostri universi. L’avventura si è conclusa dopo tre date curate da una grande formazione di addetti ai lavori e volontari.
Venerdì 15 luglio è stata fisicamente è idealmente porto di partenza la Piazza della Chiesa di Santa Barbara con il reading di Silvano Vargiu, le conversazioni dedicate a Luigi Contu, Patrizia Serra, Lello Caravano, Enrico Spano ed il documentario di Pietro Mereu, un’occasione per tutti di fare parte di un’insolita orchestra di pensieri, parole e immagini osservati anche con gli occhi vispi di Zia Peppina, la centenaria del paese seduta in prima fila.
Il profondo amore e costante impegno dimostrati da CostellAzioni Letterarie per i libri si è protratto anche per la giornata di sabato 16 luglio, con l’impegno nel diffondere i valori del benessere e della comunione fra i popoli attraverso il linguaggio universale della cultura con Andrea Staid, Stefano Spillare, l’Unione Italiana Ciechi, Fiorenzo Caterini, Antonio Pascale, Nadeesha Uyangoda e Marco Amerighi, tutti con il loro repertorio culturale, firmamento che ha brillato oltre le chiome della pineta di Tancau.
L’incontro con la letteratura e la musica si è triplicato, infine, domenica 17 luglio a pochi passi dal mare nel Lido delle Rose di Lotzorai, fra i laboratori per bambini di Claudia Pupillo, le parole di Mariangela Pira, la sensibilità per la storia di Stefano Piroddi, e quella per la scrittura di Matteo Porru. Per finire con le letture antropologiche di Andrea Staid e quelle del romanzo di Alessandro De Roma.
Il comune di Lotzorai ha scelto di includere in programma letterario sui temi del benessere fisico, dell’armonia con la natura, dell’integrazione sociale e culturale. Nel paese si sono conciliati così una miriade di temi declinati con la storia, la musica ed il cinema. L’immagine e il suono del mare aperto hanno potuto rimandare anche a voci che ci chiamano e interrogano sui temi affrontati e che hanno acquistato una dimensione corale e potente.
«Questo festival era un progetto ed una promessa – ha detto un soddisfattissimo Cesare Mannini, sindaco di Lotzorai – per noi la cultura è sempre stata un faro ed il suo rito è stato come sempre in grado di compiere il grande miracolo: è un rito di comunione che ha creato, nel sentire un senso di comunità.»
Tra le parole della letteratura un molteplice messaggio quello della direttrice artistica Mattea Lissia: «Abbiamo voluto sottolineare come unire culture diverse possa produrre bellezza, non ci siamo limitati a mettere insieme scrittori provenienti da temi diversi ma abbiamo voluto creare un progetto, un vero e proprio background culturale. E’ stato un work in progress, in scambio continuo di pensieri, musiche, emozioni e platee che ha contribuito a scolpire l’originale fisionomia di CostellAzioni e a garantire ogni volta un incontro unico e diverso, entusiasmante e contagioso».
La “banda” di CostellAzioni Festival strizza ora l’occhio al futuro e guarda a nuovi orizzonti tematici da tenere per ora top secret: si tratterà di certo di un punto di partenza e di arrivo di un programma accuratamente studiato per accompagnare il pubblico lungo rotte inaspettate.