È stata presentata nella sala conferenze dell’assessorato della Cultura del comune di Sassari, la bozza di standard ortografico per il sassarese. Stando a quanto è emerso nel corso dell’incontro, non sono state poche le difficoltà incontrate dal team nel dare definizione ortografica alla complessità fonetica di questo idioma, definito un unicum nel panorama non solo sardo ma anche italiano.
Il lavoro è iniziato dalla lettura dei numerosi testi rintracciabili scritti in sassarese. Testi di poesia, di teatro, di grammatica, di prosa, articoli e altro ancora. È stata quindi predisposta una sorta di scansione, autore per autore, soffermandosi soprattutto sulle scelte relative ai nodi importanti che hanno sempre generato discussioni.
Sono state quindi indagate le proposte e le soluzioni già utilizzate da autorevoli studiosi, linguisti e vocabolaristi quali Gian Paolo Bazzoni, Giosuè Muzzo, Leonardo Sole ed Antonio Sanna. Ne è scaturita una panoramica molto ampia sugli usi messi in atto dai diversi critici, e da qui si è cercato di elaborare una proposta di standard.
Nel corso della presentazione è emerso un intenso dibattito con il pubblico, costituito in buona misura da poeti, scrittori, cantanti folk e operatori del sassarese, che hanno espresso pareri personali e proposte.
Sono state quindi indagate le proposte e le soluzioni già utilizzate da autorevoli studiosi, linguisti e vocabolaristi quali Gian Paolo Bazzoni, Giosuè Muzzo, Leonardo Sole ed Antonio Sanna. Ne è scaturita una panoramica molto ampia sugli usi messi in atto dai diversi critici, e da qui si è cercato di elaborare una proposta di standard.
Nel corso della presentazione è emerso un intenso dibattito con il pubblico, costituito in buona misura da poeti, scrittori, cantanti folk e operatori del sassarese, che hanno espresso pareri personali e proposte.
Antonio Caria