La Giunta regionale ha stanziato 6 milioni di euro per la ricerca, da destinare a Università ed Enti per progetti di interesse regionale. Il programma è stato definito ieri, su proposta dell’assessore della Programmazione e Bilancio, Giuseppe Fasolino. Si tratta di risorse che, insieme ai fondi di carattere nazionale (PNRR) e a quelli europei costituiscono, in questa fase di avvio delle attività, una grande opportunità di crescita e miglioramento del sistema della ricerca sardo.
«In un mondo in continua evoluzione su cui pesano ancora gli effetti di una crisi senza precedenti, la ricerca e l’innovazione rappresentano due elementi ineludibili per lo sviluppo futuro della Sardegna, che questa Giunta individua quali motori dello sviluppo economico della nostra Isola, le leve su cui puntare per adeguare il sistema sardo alla sfide della modernità – ha spiegato il presidente della regione Christian Solinas, ricordando l’impegno della Regione nei progetti di ricerca di rilevanza internazionale tra cui l’Einstein Telescope di Lula, la riconversione dei pozzi minerari della Carbosulcis che da problema sono divenuti risorsa e l’International flight training school di Decimomannu.
Gli interventi che verranno finanziati con le risorse della legge 7 sostengono la ricerca, consolidano i rapporti tra Enti e spaziano dalla ricerca in ambito biomedico alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale sardo fino alla ricerca su temi di interesse regionale come lo spopolamento e l’accesso ai servizi.
«Si tratta di una serie di interventi individuati con il coinvolgimento della Consulta regionale per la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica con l’obiettivo generale di valorizzare e potenziare l’ecosistema regionale della ricerca – spiega l’assessore della Programmazione e Bilancio, Giuseppe Fasolino -. L’unità di intenti tra Amministrazione regionale, Università, Enti Pubblici e Centri di ricerca, che hanno portato anche alla predisposizione di questo programma di intervento sono indispensabili per affrontare le difficoltà attuali e per cogliere le opportunità che il nuovo ciclo di programmazione e il PNRR offrono all’Isola.»
L’assessore Fasolino ha evidenziato la linea di continuità seguita rispetto anche alle altre linee di finanziamento.
Con la delibera approvata giovedì nel corso dell’ultima seduta di Giunta, viene garantita l’attività strategica al servizio dell’intero sistema regionale della ricerca rappresentata dalla Biblioteca scientifica regionale (BSR), gestita da Sardegna Ricerche d’intesa con i due Atenei regionali e le strutture sanitarie regionali. Con le risorse stanziate viene finanziata la terza e ultima parte delle attività del Progetto ARRDIA, progetto strategico di interesse regionale che si occupa dello studio sui marker tumorali precoci in lavoratori e popolazione di particolari aree industriali della Sardegna, con particolare attenzione alle patologie pleuro-polmonari. Sempre in ambito biomedico saranno finanziate le attività di ricerca antivirale, da realizzarsi anche grazie alle strutture del Centro Servizi di Ateneo per la Ricerca (CeSAR) dell’Università degli Studi Cagliari. L’assessore Giuseppe Fasolino ha anche proposto di finanziare gli studi su problematiche di rilevanza strategica quali lo spopolamento e l’accesso ai servizi, prevedendo l’aggiornamento di documenti fondamentali per le politiche regionali, e quello del trasferimento tecnologico nelle imprese della transizione energetica e digitale.