Il vicepresidente della Commissione sanità in Consiglio regionale Daniele Cocco, ha voluto esprimere le sue preoccupazioni sullo stallo in cui si trovano le Aziende sanitarie della regione.
«Chiedo al presidente Christian Solinas – ha detto Daniele Cocco – come mai, ad oggi, non sono ancora stati nominati i componenti dei collegi sindacali delle ASL, comportando l’interruzione delle necessarie verifiche giuridiche ed economiche sulla regolare tenuta della contabilità e conformità del bilancio, e come mai non sono ancora state approvate le linee guida degli atti aziendali con le modifiche e le integrazioni approvate all’unanimità dai Consiglieri dalla Commissione sanità.»
«Successivamente alla nomina dei Direttori generali, nelle more di adozione degli atti aziendali, le Aziende sanitarie ed ospedaliere della regione non hanno la possibilità di esercitare la piena attività prevista dalla riforma del sistema sanitario regionale, comportando, di conseguenza, enormi difficoltà nella gestione ordinaria delle stesse – ha aggiunto Daniele Cocco -. L’atto aziendale delle Asl deve esplicitare le modalità di collegamento tra governo clinico ed economico, prevedendo che ogni scelta di governo e di gestione debba essere valutata sia dal punto di vista assistenziale che dalle ricadute economiche aziendali, inoltre, individua le strutture operative dotate di autonomia gestionale o tecnico-professionale, soggette a rendicontazione analitica.»
«Ritardi incomprensibili e intollerabili che rendono ancora più gravi le problematiche e le criticità che le Aziende sanitarie e Ospedaliere devono giornalmente affrontare, con un inevitabile danno per i cittadini sardi sempre più penalizzati dai lunghissimi tempi di attesa per visite, esami e ricoveri e da un sistema sanitario inefficiente che non garantisce i livelli minimi di assistenza nei territori – ha concluso Daniele Cocco -. Ritengo necessario ed urgente un immediato provvedimento da parte della Giunta regionale che permetta ai Direttori generali di dotarsi di tutti gli strumenti necessari e utili per svolgere compiutamente le loro prerogative, consentendo alle Asl di erogare ai cittadini tutti i servizi e le attività previste dal sistema sanitario regionale.»
Antonio Caria