«Incendi e incendiari. In tanti ci stiamo ripetendo inutilmente la domanda: ma cosa sta succedendo ? Perché questi atti insensati e questa cattiveria ? La furia devastatrice del fuoco nel corso degli anni e dei secoli ha segnato pesantemente intere comunità, ha portato morte e distruzione dove sino a poco prima c’erano vita e serenità, ha ridotto in lacrime famiglie, ha rovinato imprese e attività fiorenti, ha trasformato luoghi ospitali in paesaggi spettrali quando la terra annerita dal fuoco e dal fumo emana un odore acre di morte. Cosa sta succedendo a Bonorva ? continuiamo a chiederci mentre guardiamo con tristezza la terra ancora fumante dopo l’ultimo incendio, quello dentro il paese, quasi dentro le case, in mezzo alla nostra vita quotidiana.»
Inizia così un post su Facebook dell’ex sindaco di Bonorva e presidente del Gal Logudoro-Goceano, Giammario Senes, che aggiunge: «La domanda rimane senza risposta, mentre cresce la preoccupazione per il senso di insicurezza, per una sensazione di incertezza insieme al timore che possa succedere di peggio, nonostante l’ammirevole impegno e l’incessante lavoro di chi è ripetutamente intervenuto per mitigare i danni e ridurre la paura: forestali, barracelli, vigili del fuoco, carabinieri, sindaco. Io non so cosa stia succedendo a Bonorva, e non so se quello che sta succedendo a Bonorva sia diverso da quello che vedo succedere in Sardegna, in Italia, nel mondo. E non mi riferisco solo agli incendi».
«Si è parlato di un piromane, di un incendiario – aggiunge Giammario Senes -. Si tratta, quindi, di comportamenti umani “deviati”, contro la pacifica convivenza della nostra comunità, comportamenti che fanno danni materiali notevoli, che mettono a repentaglio la stessa vita umana, che creano paura, ansia e apprensione. Comportamenti certo agevolati, troppo spesso, dalla nostra incuria dei luoghi, dalla nostra radicata avversione a rispettare le regole e le disposizioni delle autorità, ma comportamenti che non possono avere la minima tolleranza o giustificazione. Speriamo che il più rapidamente possibile le forze dell’ordine riescano ad individuare il responsabile o i responsabili, perché paghino per quanto fatto.»
«Nel frattempo le vicende come questa, attraverso i social, la rete e gli innumerevoli strumenti di comunicazione fanno il giro del mondo, amplificano fenomeni locali che vengono presi ad esempio un po’ ovunque, orientano e condizionano l’opinione pubblica. Il responsabile di questi incendi, questo delinquente piromane è l’esempio di come basti poco, appena poche scintille, per innescare il ritorno alla barbarie. E noi questo dobbiamo avere la forza di impedirlo, dobbiamo difendere la Bonorva pacifica e laboriosa di oggi, isolando i violenti e la violenza – conclude Giammario Senes -. Questa è l’idea del nostro paese che dobbiamo contrapporre a chi vuole far prevalere la logica della prepotenza, della forza e della violenza contro la natura, contro le cose e contro le persone.»
Inizia così un post su Facebook dell’ex sindaco di Bonorva e presidente del Gal Logudoro-Goceano, Giammario Senes, che aggiunge: «La domanda rimane senza risposta, mentre cresce la preoccupazione per il senso di insicurezza, per una sensazione di incertezza insieme al timore che possa succedere di peggio, nonostante l’ammirevole impegno e l’incessante lavoro di chi è ripetutamente intervenuto per mitigare i danni e ridurre la paura: forestali, barracelli, vigili del fuoco, carabinieri, sindaco. Io non so cosa stia succedendo a Bonorva, e non so se quello che sta succedendo a Bonorva sia diverso da quello che vedo succedere in Sardegna, in Italia, nel mondo. E non mi riferisco solo agli incendi».
«Si è parlato di un piromane, di un incendiario – aggiunge Giammario Senes -. Si tratta, quindi, di comportamenti umani “deviati”, contro la pacifica convivenza della nostra comunità, comportamenti che fanno danni materiali notevoli, che mettono a repentaglio la stessa vita umana, che creano paura, ansia e apprensione. Comportamenti certo agevolati, troppo spesso, dalla nostra incuria dei luoghi, dalla nostra radicata avversione a rispettare le regole e le disposizioni delle autorità, ma comportamenti che non possono avere la minima tolleranza o giustificazione. Speriamo che il più rapidamente possibile le forze dell’ordine riescano ad individuare il responsabile o i responsabili, perché paghino per quanto fatto.»
«Nel frattempo le vicende come questa, attraverso i social, la rete e gli innumerevoli strumenti di comunicazione fanno il giro del mondo, amplificano fenomeni locali che vengono presi ad esempio un po’ ovunque, orientano e condizionano l’opinione pubblica. Il responsabile di questi incendi, questo delinquente piromane è l’esempio di come basti poco, appena poche scintille, per innescare il ritorno alla barbarie. E noi questo dobbiamo avere la forza di impedirlo, dobbiamo difendere la Bonorva pacifica e laboriosa di oggi, isolando i violenti e la violenza – conclude Giammario Senes -. Questa è l’idea del nostro paese che dobbiamo contrapporre a chi vuole far prevalere la logica della prepotenza, della forza e della violenza contro la natura, contro le cose e contro le persone.»
Antonio Caria