Da giovedì 4 agosto fino a sabato 6 agosto, a Cala Genovesi di Arbatax, si terrà la decima edizione del festival Cal’a Cinema, ideato, promosso ed organizzato dall’associazione Musika Surda.
Il cinema, lo specchio migliore della nostra contemporaneità, riflette la nostra vita – anzi, le vite – non è tanto questione di portare un messaggio, di liberarlo, piuttosto, lasciarlo risuonare ed espandere oltre i confini dello schermo, raccontare una storia che è già cominciata e deve ancora finire. È stata sempre questa la grande maestria di Cal’a Cinema, che fin dalle prime edizioni dieci anni fa, dagli inizi del suo straordinario percorso come “sala cinematografica nella Caletta dei Genovesi”, ha respirato l’aria che respiravano i protagonisti dei suoi film. E’ arrivato sempre là, prima di molti altri; là dove il cinema indipendente accadeva. Collaborativo, partecipe e intensamente creativo, diventa un’occasione per ritrovare il suo amato pubblico e i film che raccontano il nostro tempo per mettersi all’ascolto di quelli che l’hanno saputo ascoltare, vedere quello che si è saputo vedere.
Cal’a Cinema compie quest’anno la sua edizione numero dieci. La direzione artistica è affidata a Marcello Murru, mentre la scelta dei titoli e della tematica è frutto della selezione compiuta dai ragazzi di Musika Surda. La rassegna si è affermata come un irrinunciabile appuntamento dell’estate ogliastrina. Rivolta da sempre sia al pubblico locale che ai turisti, ha offerto costantemente la possibilità di visionare titoli non sempre presenti nel circuito commerciale isolano e ha sempre mantenuto il focus sulla cinematografia sarda.
Matteo Fresi, Michelangelo Frammartino, Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. Il muto di Gallura, Il Buco e Californie. Tre titoli come coordinate lungo la rotta che i ragazzi di Musika Surda hanno tracciato attraverso il cinema del nostro tempo. Li hanno pensati insieme, raccogliendo per ciascuno un prezioso tema, capace di disegnarne di volta in volta il profilo del nostro tempo.