In 12 mesi il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale ha concluso il 60 per cento (3 progetti su 5) dei lavori affidati in via straordinaria dalla Protezione civile per mettere in sicurezza l’abitato di Bitti dopo l’alluvione dell’autunno del 2020. Il risultato è stato presentato proprio nel paese barbaricino all’interno delle iniziative per il Centenario dalla nascita della moderna Bonifica, in cui sta emergendo l’importanza e l’operatività della Bonifica nella gestione del territorio e delle sue criticità.
Procede speditamente, infatti, l’opera dell’ente a Bitti, comune che il 28 novembre 2020 è stato travolto da un fiume di fango e detriti dopo una bomba d’acqua che ha interessato il territorio a monte.
«Quando la Protezione civile ci ha chiamato abbiamo risposto presente nonostante si trattasse di un compito che andava oltre il nostro comprensorio – sottolinea il presidente del Consorzio di Bonifica Ambrogio Guiso – perché abbiamo colto il carattere dell’urgenza e siamo consci dei nostri mezzi e della nostra struttura. Abbiamo messo a disposizione competenze e capacità ponendo in pratica una seria opera di prevenzione per l’abitato di Bitti.»
Nello specifico è stata conclusa la messa in sicurezza della strada in corrispondenza del compluvio Funtana ‘e Josso e l’intervento di disostruzione e rimozione del materiale e la demolizione delle parti residue del vecchio canale, oltre ai lavori di pulizia dell’alveo del materiale detritico e la realizzazione di briglie di trattenuta, per un costo complessivo di 600mila euro.
Gli ultimi due progetti che saranno avviati prestissimo sono uno da 550mila euro che prevede l’intervento di demolizione parziale di un fabbricato tra via Brigata Sassari e via Deffenu, per mettere in sicurezza e stabilizzare il versante; e uno da 400mila euro, che prevede il ripristino del fondo del canale nella parte alta del paese, e la messa in sicurezza delle sponde con la pulizia dal materiale detritico vicino alle abitazioni.
Antonio Caria