Prima il sole cocente, poi il suggestivo tramonto proprio quando il Setterosa prova vanamente a staccarsi da una Grecia mai doma.
Pittoresche suggestioni da una vasca poliglotta che offre colori e spettacoli inediti ad un pubblico sassarese festoso e finalmente capacitatosi della bella opportunità offerta con la Sardinia Waterpolo Cup.
Sedimentato il largo successo dell’Ungheria vice campione del mondo sulla matricola Israele, l’interesse si accende ulteriormente quando la Spagna in un quarto tempo irresistibile recupera due gol di svantaggio e batte di misura la formazione olandese, bronzo ai recenti mondiali di Budapest proprio ai danni delle atlete italiane. La triade di gare inaugurale si chiude con il pareggio che vede protagonista proprio la formazione allenata da Carlo Silipo, invischiata nel bel mezzo della preparazione in vista degli Europei ma capace di confezionare la classica prestazione da montagne russe dove pregi e difetti devono per forza emergere per studiare a fondo le strategie future.
La giornata può così volgere al termine con le protagoniste che si rifocillano negli alberghi circostanti. La stanchezza viene accusata da un gran numero di persone, pure quelle che dal bordo vasca e fino alle strutture ricettive svolgono un lavoro immane per rendere l’accoglienza ineccepibile. Tra i pensieri che si snodano tra promozioni calcistiche straordinarie e le ultime news sulla prossima discesa dei Candelieri (Faradda), Sassari si addormenta soddisfatta e speranzosa. E anche il presidente della FIN Sardegna Danilo Russu intercetta con piacere questa ondata di sentimenti comuni che scacciano momentaneamente i soliti angusti problemi del millennio.
«Sono molto soddisfatto di come l’organizzazione si sta barcamenando diligentemente – afferma Danilo Russu – ed il giusto premio è arrivato dagli spettatori che hanno affollato le tribune. Ricordo che l’ingresso è libero, accogliamo chiunque fino al raggiungimento della capienza massima.»
Non ha il coraggio di dire altro perché è stremato, ma siamo solo all’inizio, le curiosità possono aspettare.
Lo spettacolo è stato garantito dai 61 gol che si sono visti nell’arco delle tre gare disputate. Ma le attenzioni erano incentrate sul Setterosa in piena fase sperimentale con atlete navigate e altre alle primissime esperienze in gare internazionali. Le occasioni per incamerare il risultato pieno ci sono state tra rigori falliti e poi allo scadere traverse, pali che hanno evitato alle azzurre di dare un dispiacere alle colleghe elleniche.
Il commissario tecnico Carlo Silipo non è per nulla preoccupato: «Mi aspettavo un avvio più lento a causa dei grossi carichi di lavoro che da tre settimane a questa parte stiamo sopportando – dice – ma come prevedevo siamo riusciti comunque ad entrare in partita, pur provando delle variazioni con le nuove riserve; alcune cose sono andate bene, altre no, come un brutto gol preso al quarto tempo».
L’allenatore partenopeo mette l’accento sull’utilità di queste sfide internazionali amichevoli ma di alto livello: «Sono occasioni importanti per dare minutaggio a tutte le convocate. Le ragazze sono consapevoli che possono raggiungere qualsiasi obiettivo, giocandosela alla pari con tutte».
Infine, Carlo Silipo si sofferma su alcune cose da smussare quanto prima: «È venuta meno la fase decisionale, abbiamo sbagliato il passaggio e la palla non è arrivata dove doveva arrivare; poi ci sono state conclusioni pesanti ma questo fa parte del periodo. Lavoreremo per trovare maggiore lucidità».