Si intitola “Quello che è mio”, il nuovo film di Gianni Cesaraccio. Il cortometraggio è stato girato tra Giave, Nulvi, il lago di Cuga a Uri e Sassari racconta la storia di quattro ex soldati, in fase ormai terminale dopo essersi ammalati nei poligoni di addestramento presenti in Sardegna, che decidono di riprendersi ciò che lo Stato gli ha negato andando a rapinare banche in piccoli borghi dell’isola con l’obiettivo di mettere da parte abbastanza denaro per permettere alle famiglie di vivere dignitosamente dopo la loro morte.
Il progetto è supportato dall’associazione di oncologia Mariangela Pinna che da anni, grazie al prezioso lavoro del fondatore, l’oncologo Antonio Contu, si occupa del benessere e la cura dei malati oncologici, sia a livello psicologico e terapeutico sia nell’acquisto di materiali e nella promozione di convegni a tema oncologico.
Il progetto è supportato dall’associazione di oncologia Mariangela Pinna che da anni, grazie al prezioso lavoro del fondatore, l’oncologo Antonio Contu, si occupa del benessere e la cura dei malati oncologici, sia a livello psicologico e terapeutico sia nell’acquisto di materiali e nella promozione di convegni a tema oncologico.
Antonio Caria