Il jazz nordico del quartetto del norvegese Trygve Seim e il concerto all’alba del pianista Fabio Giachino sono tra gli appuntamenti più attesi dell’ultimo fine settimana del festival Musica sulle Bocche che proporrà a Castelsardo ben nove appuntamenti. Sabato 20 agosto, alle 21.15, nella terraz
Quella di sabato 20 agosto sarà una giornata ricca di musica ed emozioni, con ben sei appuntamenti che accompagneranno gli spettatori dall’alba fino a notte inoltrata. Si parte, infatti, alle 6.00, nelle vie del castello medievale con il concerto all’alba del coro Su Cuncordu di Cheremule. Nato nel 2013 con l’obiettivo di preservare la tradizione di questo piccolo centro del Meilogu, il coro riproporrà i canti liturgici in sardo e in latino, recuperati grazie a registrazioni di vecchia data effettuate dello studioso Pietro Sassu e riportati a nuova vita con contributo delle preziose testimonianze dirette degli anziani del paese.
Il programma serale si apre alle 18, in vicolo Maddalena, con il contrabbassista Salvatore Maltana che presenterà il suo lavoro “Matìs”, dove la musica di ispirazione indiana, il jazz, il calipso, i ritmi africani, l’improvvisazione radicale vengono combinati sapientemente in undici brani tra scrittura ed improvvisazione, nel segno delle sfumature (è infatti questo i significato della parola catalana che dà il nome al progetto).
Alle 19 si torna alle tradizioni popolari perché le vie del centro saranno inondate di ritmi e di festa dai Tumbarinos di Gavoi. Uno spettacolo unico nel suo genere che coinvolgerà il pubblico di Castelsardo.
“E se James Taylor fosse un jazzista?”: la domanda suonerebbe un po’ strana se non fosse che a proporcela è Stefano Nosei, noto ormai da molti anni nel mondo del cabaret e della comicità musicale. Alle 19.30 in piazza della Misericordia, accompagnato alla chitarra da Marcello Peghin, proporrà uno spettacolo in cui dichiarerà il suo grande amore musicale per il songwriter americano.
La giornata di sabato 20 agosto continuerà alle 21.15 nella terrazza della Sala XI del Museo dell’intreccio mediterraneo con un altro grande evento: il concerto del Trygve Seim Quartet. Questo sassofonista norvegese è la voce del nord, grande erede di quella tradizione che in Italia è stata fatta conoscere dal grande Jan Garbarek. Il suono del suo strumento è infatti cristallino ed evocativo, capace di lunghi sviluppi melodici ma anche di eccezionali assoli. A capo di un quartetto di cui fanno parte anche Kristjan Randalu al piano, Mats Eilertsen al contrabbasso e Markku Ounaskari alla batteria, a Musica sulle Bocche Trygve Seim presenterà il suo ultimo lavoro “Helsinki songs”, pubblicato nel 2018 dalla prestigiosa ECM.
Il ricco calendario della giornata di sabato 20, si chiuderà con il dj set della Electronic Night, a partire dalle 22.30 nella scalinata storica verso il castello e a cura di Alessandro Adorna.
Domenica 21 agosto l’ultima giornata della ventiduesima edizione del festival si aprirà alle 6.00 con il tradizionale concerto all’alba. A esibirsi nel prato degli spalti Manganella, di fronte alla bellezza delle Bocche di Bonifacio e per un concerto che inizierà illuminata dalle stelle e si concluderà con il sorgere del sole, sarà il pianista Fabio Giachino. Considerato tra i talenti più interessanti della sua generazione, il musicista presenterà il suo ultimo lavoro “Limitless”. A dominare è una dimensione onirica in cui suoni, melodie e ritmi si intrecciano liberamente, evolvendosi in un dialogo senza soluzione di continuità. Fondendo influenze classiche e sonorità elettroniche con l’improvvisazione jazzistica, Giachino offre così la sua personale visione del pianoforte nelle molteplici forme che hanno segnato il suo percorso.
Il programma serale di domenica 21 si aprirà alle 19.00 in piazza della Misericordia con l’esibizione dei Satoyama. Una profonda ricerca di un suono e di uno stile riconoscibile contraddistingue al meglio questo gruppo che dal 2013 si dedica alla creazione di musica originale profondamente immaginifica e onirica. La volontà di comunicare le urgenze della terra è sempre stata al centro della musica di Luca Benedetto (tromba e tastiera), Christian Russano (chitarre ed elettronica), Marco Bellafiore (contrabbasso ed elettronica) e Gabriele Luttino (batteria, glockenspiel ed elettronica).
Mystic Geography è invece un progetto originale nato lo scorso anno da una residenza artistica prodotta da Musica sulle Bocche e dedicato al tema del misticismo. Alle 21.15, nella terrazza della Sala XI, il trio composto dal sassofonista e compositore Enzo Favata, dalla musicista argentina Luciana Elizondo alla viola da gamba e alla voce, e dal raffinato chitarrista Marcello Peghin, affronterà questo viaggio tra la musica del Cinquecento e le sonorità contemporanee.
Il festival conoscerà poi una gradita coda martedì 23 all’Isola dell’Asinara, con il recupero della data saltata per le avverse condizioni meteo lo scorso 17 agosto. A salire alle 18.30 sul palco di Cala Reale sarà un trio d’eccezione composto da Peppe Servillo alla voce, Javier Girotto al sassofono e Natalio Mangalavite al piano con “L’anno che verrà”, un viaggio attraverso i capolavori di Lucio Dalla. Il casertano Peppe Servillo, fondatore, cantante e autore dei testi degli Avion Travel, è in scena insieme a due argentini dalla vocazione jazz quali Javier Girotto (in Italia dal 1990 e fondatore degli Aires Tango) e Natalio Mangalavite, da quasi vent’anni in Europa tra jazz, pop (è uno storico collaboratore di Ornella Vanoni) e world music. Così, “L’anno che verrà” diventa un viaggio attraverso i capolavori di uno dei maestri della musica italiana di tutti i tempi, frutto di una collaborazione pluriennale tra Servillo Girotto e Mangalavite dalla quale nasce sempre un incastro musicale perfetto.