Con il rientro della Corsa degli Scalzi che ha riportato da San Salvatore a Cabras il simulacro di Santu Srabadoi, si sono conclusi i due giorni di fede e devozione che hanno permesso a migliaia di persone di rendere omaggio al santo con la storica processione in corsa.
Il lungo corteo di novecento fedeli scalzi ha mosso i primi passi di corsa attorno alle 18.30, ma i primi curridoris con indosso il saio bianco hanno cominciato a radunarsi nel villaggio alcune ore prima per poter assistere alla messa nella chiesa dedicata al Salvatore. Al termine del rito i curridoris, così come sabato 3 settembre, hanno percorso i sette chilometri che dividono il santuario di San Salvatore e la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, riportando nella casa di Cabras la preziosa teca con la statua lignea.
Fin dalle prime ore della mattina, il piccolo borgo campestre di San Salvatore è stato animato da turisti e fedeli, accorsi per assistere e partecipare, alle 10.30, alla solenne processione lungo le strade di San Salvatore di Sinis, accompagnata dalla fisarmonica di Giuseppe Pintus e da is Cantadoris di Cabras, e successivamente alla messa presieduta dal parroco monsignor Giuseppe Sanna e da don Michel Luisi.
«Per me è stata dura portare al termine la corsa – racconta il sindaco di Cabras Andrea Abis al termine della processione – ma San Salvatore per noi è anche questo. Santu Srabadoi è fatica, sudore, passione e devozione, un evento fortemente identitario che caratterizza e rappresenta la nostra comunità.»
Il termine della corsa di domenica 4 settembre, organizzata dal Comune di Cabras con il sostegno dell’assessorato del Turismo della Regione Sardegna, di Sardegna Turismo, del Comitato organizzatore San Salvatore, dell’Associazione Is Curridoris, dell’Associazione Santu Srabadoeddu e dell’Associazione Enti Locali per lo Spettacolo, segna l’avvio degli eventi conclusivi della Festa di San Salvatore. La festa è poi continuata in grande stile a Cabras dove i festeggiamenti civili sono proseguiti con lo spettacolo pirotecnico e l’esibizione di Gabry Ponte e DJ Andre Camedda, preceduti dal concerto degli AlterEgo.
«L’ottimo risultato della corsa – conclude il sindaco Andrea Abis – è stato ottenuto grazie alla grande sinergia che siamo riusciti a instaurare tra il Comune e le varie associazioni. Questo per noi è un importante punto di ripartenza dopo i due tristi anni segnati dal Covid.»
La chiusura dei festeggiamenti religiosi e civili è fissata invece a San Salvatore per lunedì 5 settembre alle ore 7.00, con la Santa Messa e il rientro di Santu Srabadoeddu, accompagnato a Cabras dalle donne in abito tradizionale.