Ci sarà anche il “bonus bebè” per combattere lo spopolamento dei piccoli paesi. La Giunta regionale ha dato il via libera alle linee guida per l’erogazione dei contributi a favore dei nuclei familiari residenti o che trasferiscono la propria residenza nei Comuni sardi con popolazione sotto i 3mila abitanti. La misura consentirà alle famiglie, anche composte da un solo genitore, di ricevere un assegno mensile di 600 euro per il primo figlio nato, adottato o in affido pre-adozione nel 2022, e di 400 euro per ogni figlio successivo fino al compimento del quinto anno d’età.
«Risorse vere e certe per combattere lo spopolamento. Con questo provvedimento aggiungiamo un tassello fondamentale nel quadro generale delle misure che la Regione sta mettendo in campo a contrasto dello spopolamento e per il rilancio dello sviluppo dei Comuni più piccoli. Un fenomeno, quello dello spopolamento, che colpisce in modo particolare le aree interne del nostro territorio – spiega il presidente della Regione, Christian Solinas -. Arginare questo fenomeno ed invertire il segno dei flussi demografici costituisce per noi una priorità che, oggi più che mai, dopo oltre due anni di pandemia e alla luce degli attuali scenari economici, deve necessariamente passare dal sostegno alle famiglie.»
«Abbiamo lavorato scrupolosamente alla definizione dei criteri per l’erogazione dei contributi – aggiunge l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – valutando attentamente ogni aspetto e questo oggi ci consente di destinare la misura alla più ampia platea possibile. Beneficiari delle risorse saranno i 275 Comuni della Sardegna sotto i tremila abitanti – secondo quanto rilevato al 31 dicembre 2020 – e le famiglie residenti, che potranno eventualmente cumulare il contributo con altre misure.»
Saranno gli stessi Comuni, a cui saranno trasferite le risorse, a pubblicare gli avvisi per l’erogazione del contributo.
Antonio Caria