«L’osservatorio diretto degli Associati e dei Clienti del mio studio legale e la loro disperazione nel dover chiudere le proprie attività a causa della esplosione dei costi, tuttavia, mi hanno portato a riflettere su strumenti giuridici immediati che scongiurino il disastro, nonostante sia chiaro a tutti che il Governo italiano conosca i termini dell’impatto economico e sociale della “crisi energetica” e la forza con il quale nei tempi giusti abbia posto la questione prima della improvvida manovra parlamentare che lo ha relegato all’ordinaria amministrazione del periodo elettorale.»
Lo dichiara il presidente del Distretto rurale della Barbagia, Efisio Arbau, che chiede di dichiarare lo stato di emergenza.
«L’effetto sarebbe quello di evitare la recessione, salvare le imprese dal fallimento, gli operai dalla perdita del lavoro e le famiglie dal disastro. Per le imprese energivore che in questi mesi hanno, in tutto il continente europeo, incamerato extra profitti importanti, il rischio e l’esposizione sarebbe comunque limitata, posto che si tratta di un rinvio dei termini e non la cancellazione dei crediti», conclude Efisio Arbau.
Antonio Caria