Giornata densa di appuntamenti, domani (venerdì 23 settembre) a Villacidro, per la settimana culturale del 37° Premio letterario “Giuseppe Dessì”.
La mattina è dedicata alle scuole della cittadina del Sud Sardegna con tre iniziative. Nella prima, alle 9.30 al Mulino Cadoni, Laura Orsolini presenta il suo libro “Il ladro Gourmet” (De Agostini); protagonista è Gustavo Strano, uno degli chef stellati più apprezzati di Milano: creativo, innovativo, sulla cresta dell’onda, stimato dai critici culinari per il suo prodigioso vitello tonnato o per il suo estatico risotto allo zafferano. Ma tutto cambia il giorno in cui il ristorante La Madunina è costretto a chiudere. I conti sono in rosso, così Gustavo Strano viene licenziato. Trovare un lavoro non è facile: c’è la crisi, i ristoranti non se la passano bene, la gente spende meno. Ma lui non demorde perché è disposto ad accettare qualunque lavoro, finché, un giorno riceve una busta azzurra, con le istruzioni per uno strano colloquio di mezzanotte.
Alle 10.00, l’Istituto Dessì in via Cavour ospita invece un incontro con Andrea Iovino, presidente della Bimed – Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo, ed il conferimento del Premio ScriViAmo all’Istituto Comprensivo n. 2 Giuseppe Dessì. Le scuole di Villacidro hanno infatti partecipato alla “Staffetta di scrittura per la cittadinanza e la legalità”, un format realizzato da Bimed che appassiona ogni anno centinaia di scuole ed enti locali di tutta Italia. Il progetto coinvolge la scuola nella sua interezza – dirigenti, docenti, studenti, famiglie, istituzioni, territorio e biblioteche – in quanto mira a sostenere e diffondere le attività di scrittura e lettura delle scuole. Collaborando tra loro, dieci classi di altrettante scuole che compongono ciascuna staffetta giungono alla realizzazione di un racconto scritto a più mani, partendo da un’idea-guida.
Sempre alle 10.00, teatro per i più piccoli a Casa Dessì, dove va in scena Riccino e Riccetta, uno spettacolo della compagnia cagliaritana Il crogiuolo, scritto e diretto da Rita Atzeri, con scenografie di Marco Nateri e interpretato da Antonio Luciano e Marta Gessa. Realizzato con la tecnica del teatro d’attore e del teatro d’animazione, il lavoro mira a spiegare ai bambini chi era Antonio Gramsci e, soprattutto, a far condividere ai piccoli i valori di libertà, uguaglianza, democrazia, rispetto dell’altro, intrisi in tutta l’opera gramsciana. Come in un gioco tra bambini, elementi biografici si fondono con le fiabe dell’albero del riccio, con le fiabe dei fratelli Grimm tradotte in carcere, e con elementi di cultura popolare legate alle tradizioni della Sardegna.
La giornata prosegue al Mulino Cadoni con tre incontri nel pomeriggio. Il primo, alle 17.00, è la presentazione di “Parole e immagini di un sodalizio: Giuseppe Dessì e Maria Lai”, un progetto che prenderà il via l’anno prossimo: ne discuteranno la storica dell’arte Simona Campus, la vice presidente della Fondazione Dessì Giuditta Sireus, e la nipote di Maria Lai, Maria Sofia Pisu.
A seguire, alle 18.00, si apre una tavola rotonda incentrata sul cinquantenario del Premio Strega assegnato nel 1972 al romanzo più famoso di Giuseppe Dessì: “Paese d’ombre”. Ne discuteranno Stefano Petrocchi, segretario del comitato direttivo del Premio Strega, l’italianista Nicola Turi, il figlio di Giuseppe Dessì, Francesco Dessì, lo scrittore e saggista Giuseppe Lupo, il presidente della Fondazione Dessì Antonello Angioni, l’assessore alla cultura del comune di Villacidro Christian Balloi, ed Anna Dolfi, massima studiosa dello scrittore sardo nonché presidente della giuria del premio letterario a lui intitolato.
Alle 19.00 il microfono passa all’italianista Giuseppe Langella per presentare, in conversazione con il collega Duilio Caocci, il suo saggio “Pandemie e altre poesie civili”, fresco di uscita per Mursia. Scrive Guido Oldani nella quarta di copertina: «Sfocia ogni crisi in una pandemia: questa è la legge del mondo globale, il tempo del realismo terminale. Una Spoon River dell’anima mundi è questa di Giuseppe Langella, un nocciolo del mondo che, respirando, trapana il pianeta per intero (…)».
Grande attesa per l’appuntamento della serata al Parco Dessì, come testimonia il tutto esaurito per l’incontro con Ermal Meta, in programma alle 21.30. Il cantautore è ospite del Premio Dessì per presentare, in conversazione con il musicista, scrittore e regista Lory Muratti, il suo romanzo di esordio “Domani e per sempre”. Edito da La nave di Teseo, racconta la storia straordinaria di Kajan, che cresce nel cuore dei conflitti del Novecento, un’anima sensibile catapultata in mondi lontani. Nel piccolo villaggio di Rragam, nel nord dell’Albania occupata dai nazisti, Kajan guarda il mondo cambiare attraverso gli occhi curiosi di un bambino di sette anni. I suoi genitori sono partigiani e sono sulle montagne a combattere contro i nazisti, così accanto a lui ci sono l’amatissimo nonno Betim e Cornelius, un personaggio dal passato misterioso che segnerà la vita di Kajan. Alla fine della guerra, la vita del protagonista sembra scorrere su binari sicuri e promette di andare verso un futuro radioso, ma nell’Albania dominata dalla dittatura comunista e nell’Europa spaccata in due dalla Guerra fredda, niente è come sembra. Dietro ogni angolo si nascondono ombre e pericoli che spingeranno il destino di Kajan a compiere traiettorie imprevedibili.