«A distanza di 4 mesi possiamo dire che la situazione per le aree interne e per la provincia di Nuoro è ancora più grave, infatti, nessun fondo del piano di ripresa e resilienza relativo ai trasporti è stato destinato alla provincia di Nuoro, il nuorese inoltre è stato escluso dall’elenco delle zone economiche speciali varato dal Ministero della coesione sociale rischiando a questo punto la desertificazione come denunciato dalla Confindustria.»
A lanciare l’allarme è l’Associazione Nino Carrus di Borore che, nei mesi scorsi aveva organizzato, presso il centro servizi di Macomer due incontri / dibattito per parlare del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
«Il contrasto delle disuguaglianze deve essere la bussola che orienta il percorso sardo: l’impegno per ridurre la disparità di genere, quelle generazionali e territoriali deve essere al centro del Piano di Rilancio della Sardegna – fanno sapere dall’Associazione Nino Carrus – e invece dobbiamo rilevare che a seguito di queste clamorose esclusioni questo divario non solo non è stato contrastato ma si è ampliato.»
I Comuni con i propri sindaci e consiglieri comunali, i sindacati, le forze imprenditoriali, la scuola, l’università, le rappresentanze organizzate della società civile, i comitati, le associazioni si sono ritrovate “Insieme” a Nuoro il 23 settembre 2022 con forte spirito unitario in una manifestazione molto partecipata per rivendicare il diritto alla Sanità pubblica e ai trasporti.
«La gravità della crisi che vive la nostra isola non consente di sprecare questa occasione – concludono dall’Associazione Nino Carrus -. Abbiamo l’occasione di chiamare la società sarda a condividere una nuova idea di Sardegna, da realizzare attraverso l’impiego coordinato dei fondi del Recovery plan, i fondi UE 2021/2027, il Piano per il Sud e le risorse ordinarie statali e regionali. Riteniamo che vadano perseguiti alcuni obiettivi strategici prioritari evitando la dispersione delle risorse, capaci di mettere in moto un sistema virtuoso in gradi di produrre effetti diffusi in tutta la Sardegna. A nostro avviso il superamento dei divari territoriali deve essere uni degli elementi traversali su cui costruire le scelte, rafforzando il collegamento con il Piano Nazionale che prevede una quota di interventi finalizzati alla coesione territoriale.»
Antonio Caria