«Le migliori opere pubbliche per la crescita e il miglioramento della qualità della vita di una comunità sono quelle realizzate con la collaborazione dei cittadini e attraverso i principi di buona convivenza che devono sempre animare i nostri paesi. Come amministrazione comunale faremo tutto quello previsto dalle norme per assicurare un clima di confronto e di piena serenità per tutti gli abitanti di Torpè.»
Lo ha detto il sindaco del centro baroniese, Martino Sanna, nell’annunciare la riunione straordinaria del Consiglio comunale, convocata in accordo tra maggioranza e opposizione per lunedì 3 ottobre, alle ore 18.00, in sala consiliare, che avrà un solo punto all’ordine del giorno: “Discussione per l’ubicazione del deposito del gas Medea-Italgas”.
Proprio l’individuazione del sito, da parte dell’impresa energetica, sta creando in questi giorni un certo turbamento fra i cittadini che risiedono in prossimità del cantiere della struttura. Gli abitanti hanno manifestato al sindaco la totale indisponibilità ad avere vicino alle proprie case questo impianto, lamentando preoccupazione in tema di sicurezza per loro e per i propri familiari. La contrapposizione tra residenti e impresa, di non facile soluzione, vede da un lato la gestione amministrativa delle autorizzazioni che, secondo le norme, devono essere concesse qualora siano rispettate tutte le prescrizioni di legge richieste. Dall’altro lato c’è tuttavia la gestione della serenità di una comunità che non può essere in alcun modo intaccata dalla realizzazione di opere, pur importanti e necessarie, ma che possono e devono trovare un’altra collocazione in prossimità dell’abitato. Uno spazio da individuare in collaborazione con i cittadini e tenendo anche conto della disponibilità di qualche proprietario locale, già manifestata, che vorrebbe aprire una trattativa per la cessione di determinate aree. La condizione di criticità che si è venuta a riproporre in questi giorni era già stata affrontata dal Comune, circa un anno e mezzo fa, quando aveva espresso contrarietà alla realizzazione dell’impianto nell’area individuata. Allora fu chiesto a Medea-Italgas di cercare una nuova collocazione che a oggi, a detta dell’impresa, pare non siano riusciti a trovare.
«Il confronto che intendiamo portare avanti con la popolazione, in particolare con i residenti del rione “Strumpadoglios” – ha precisato il primo cittadino – coinvolgerà, su nostra richiesta, anche il prefetto di Nuoro, Luca Rotondi, che ha dato piena disponibilità per un primo colloquio conoscitivo e per una collaborazione istituzionale, affinché sia assicurata a tutta la comunità di Torpè l’attenzione che merita. A tal proposito chiediamo a cittadini, associazioni, comitati, forze politiche di maggioranza e opposizione, che si lavori per rasserenare gli animi di noi tutti così da poter affrontare con la dovuta lucidità la ricollocazione del sito di stoccaggio del gas. Proprio l’assemblea pubblica di lunedì 3 ottobre, a cui sono invitati a partecipare anche i consiglieri regionali del territorio, può essere un buon punto di partenza per questo nuovo percorso condiviso, dove l’unico obiettivo di tutti i partecipanti deve essere l’avvio di una cooperazione franca e leale, che porti alla soluzione del problema, e non uno strumento pericoloso per alimentare divisioni fra noi cittadini. Ora più che mai siamo tutti responsabili delle nostre azioni che vanno pesate e ponderate con il necessario equilibrio che merita questo tema.»