Aprire gli armadi, tirare fuori attrezzatura sportiva inutilizzata e inserirla in un circuito virtuoso che permetta alle famiglie meno abbienti di abbattere i costi per la pratica dello sport.
Dopo il “Pallone sospeso”, l’associazione Memoria Storica Torresina e la Biblioteca Popolare dello Sport di Sassari tornano in campo con una nuova iniziativa che mette insieme sport e tematiche sociali.
Con i guanti da portiere di Pierpaolo Garau, i pantaloncini del bomber Francesco Ruocco, la tuta dei giganti della Dinamo basket e le divise da gioco della Raimond Handball, e tre casse di materiale, oggi è partita ufficialmente “RiGiochiamo!”, una raccolta di attrezzatura e abbigliamento sportivo di qualsiasi disciplina, nuovo o usato, di qualsiasi taglia, purché in perfette condizioni: scarpe, tute, calzoncini, maglie o materiale tecnico che possa essere utilizzato in allenamento, ma anche guanti da portiere, k-way e giacconi.
La sede della Biblioteca di via Turritana 76b sarà il punto di raccolta e di consegna per tutto il mese di ottobre: chiunque può donare materiale ancora utilizzabile, e chiunque potrà venire a prendere liberamente ciò di cui ha bisogno negli orari di apertura della Biblioteca. Il materiale verrà redistribuito anche con l’aiuto di altre associazioni, in particolare il gruppo Emergency Sassari.
Ad accompagnare gli ideatori dell’iniziativa in questa avventura, sono ancora una volta le tre principali società sportive cittadine, che già avevano prestato i loro atleti per la festa di fine anno scolastico del “Pallone sospeso”. Gli atleti di Torres calcio, Dinamo basket maschile e femminile e Raimond handball saranno i primi a mettere a disposizione il loro materiale, inaugurando di fatto la raccolta.
Ma l’appello a partecipare, oltre che agli sportivi professionisti e dilettanti, è rivolto anche agli amatori e a tutte le famiglie che hanno a casa, dimenticato in qualche armadio, abbigliamento sportivo di qualsiasi taglia che può ancora essere utilizzato.
Nell’ottica del riutilizzo, ovviamente, è particolarmente gradito il materiale di taglie adatte a bambini e adolescenti.
Viola Frongia (direttore generale Dinamo basket): «È un onore essere qui, nel cuore della città, per sostenere questo progetto. Iniziative come questa rappresentano un valore essenziale nelle nostre vite. Talvolta basta veramente poco per aiutare gli altri, chiunque può dare una mano e noi, come Dinamo e Fondazione Dinamo, siamo molto contenti di poterlo fare».
Pierpaolo Garau (portiere della Torres calcio): «Abbiamo accettato molto volentieri l’invito di Memoria Storica Torresina e della Biblioteca dello Sport. Questa iniziativa, oltre ad aiutare chi è in difficoltà, serve a far rifiorire la città. Ripopolare le strade di Sassari con bambini che giocano per strada sarebbe straordinario».
Andrea Giordo (direttore sportivo Raimond Handball): «In primavera avevamo sposato con convinzione il progetto del Pallone Sospeso, nato proprio qui, e ora siamo estremamente felici di poter contribuire a questa raccolta. Fa molto piacere fare il bene della nostra città, così come è molto bello poter vedere l’unione di intenti tra le principali realtà sportive di Sassari in occasioni come questa».
Francesco Ruocco (attaccante Torres calcio): «Io vengo da Napoli, dove ancora tanti bambini giocano in strada, e so bene come per alcune famiglie sia complicato trovare i soldi per l’acquisto di materiale per fare sport. Sono felice di poter dare un piccolo contributo, mi fa piacere pensare che qualche ragazzino potrà giocare indossando i miei pantaloncini».
Andrea Sini (direttore della Biblioteca Popolare dello Sport: «In questo periodo dell’anno tutte le squadre giovanili iniziano la propria attività e tante famiglie restano tagliate fuori, perché oltre all’iscrizione, alla retta mensile e al kit ufficiale, bisogna acquistare anche le scarpe e l’abbigliamento per gli allenamenti. Sul kit e sulla parte economica non siamo in grado di intervenire, ma sul resto pensiamo di poter fare la nostra parte, con l’aiuto dei campioni di Torres, Dinamo e Raimond e delle tante persone che in questa città praticano qualche attività sportiva».
Graziano Mura (presidente Memoria Storica Torresina): «L’iniziativa durerà per tutto il mese di ottobre. Contestualmente alla raccolta metteremo immediatamente a disposizione il materiale a chiunque ne farà richiesta presentandosi in biblioteca. Il nostro target naturale è il centro storico, dove le situazioni di disagio non mancano, ma siamo in contatto con parrocchie e associazioni che operano in altri quartieri cittadini, compresa Emergency».