Non si ferma la battaglia del centrosinistra algherese sulla sanità in città. «La riduzione a un solo giorno di apertura al posto di cinque per la farmacia dell’ospedale marino, noncuranti dei disagi alle persone più fragili, è la goccia che fa traboccare il vaso nell’ambito dello smantellamento in atto della sanità del territorio. Lo denunciamo sistematicamente da anni, assistiamo al disastro sanità e riceviamo in cambio dal centrodestra che governa Regione e Comune solo vuote rassicurazioni e tanti selfie di presidente del consiglio regionale e sindaco», dichiarano, in una nota, i consiglieri comunali Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Valdo Di Nolfo, Mimmo Pirisi, Ornella Piras e Raimondo Cacciotto che chiedono l’immediata convocazione di un Consiglio comunale aperto sotto il palazzo del Consiglio regionale, a Cagliari.
«Non si può continuare con sole riunioni di commissione, passerella di politici e dirigenti, fiumi di parole senza fatti – proseguono dal centrosinistra -. Siamo chiamati a rappresentare unitariamente e con forza al presidente della Regione Sardegna ed all’assessore regionale della Sanità la necessità di rispettare il piano di razionalizzazione della rete ospedaliera approvato dal Consiglio regionale il 25 ottobre del 2017 che prevede l’apertura di una terapia intensiva polispecialistica e postoperatoria nell’ospedale civile di Alghero, in via definitiva e nell’ambito di una programmazione fondamentale per rendere Alghero DEA di I livello e l’istituzione di una lungodegenza per malati cronici che libererebbe dalle barelle in cui vengono ospitati i pazienti anche nei nostri reparti.»
Nei giorni scorsi un intervento della Giunta regionale è stato chiesto anche dal consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde, e dal consigliere comunale dell’Udc e presidente della Commissione Sanità del comune di Alghero, Christian Mulas.
«Dobbiamo pretendere risposte da parte dell’Azienda Ospedaliera Universitaria in merito ai tempi biblici di ristrutturazione e riapertura delle sale operatorie dell’ospedale Marino, per la cui messa in sicurezza occorrerebbero circa 30 milioni di euro – concludono dal centrosinistra -. Vogliamo fare luce sul destino dell’ospedale Regina Margherita, passato all’Aou di Sassari, in merito all’attività delle discipline di ortopedia e traumatologia, riabilitazione funzionale e fisioterapia, ma anche per oculistica, pneumologia, diabetologia, dermatologia, radiologia. Vogliamo rappresentare con determinazione la volontà unanime del Consiglio comunale di Alghero di voler dedicare risorse adeguate per la realizzazione del Nuovo Ospedale di Alghero, come previsto dal Piano sanitario vigente e portare nelle sedi deputate del Consiglio regionale l’imprescindibile pronunciamento del Consiglio comunale, quale istituzione rappresentativa della città di Alghero.»
Antonio Caria