«Con l’arrivo della stagione autunnale si sta intensificando la frequenza di fenomeni temporaleschi di portata allarmante nel Terralbese. Lo scorso settembre, in particolare, un’ora di pioggia incessante ha causato allagamenti di strade e scantinati tra la Marmilla e l’Oristanese provocando danni in particolare a Terralba, Uras e Mogoro. Questi episodi, oltre ad allarmare la popolazione e creare difficoltà e disagi evidenti, fanno riemergere in tutta la loro gravità le criticità relative alla mancata messa in sicurezza di un territorio, come quello di Terralba, già provato dall’alluvione del 18 novembre 2013, quando il Ciclone Cleopatra si abbatté sulla zona portando distruzione e terrore.»
Lo dichiara il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Alessandro Solinas, che aggiunge: «Sono trascorsi quasi dieci anni da allora e la popolazione dell’Oristanese ancora attende che vengano portati a compimento gli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nel Bacino del Rio Mogoro già finanziati. Il territorio non può ancora aspettare: già lo scorso settembre, inoltre, il Consorzio di Bonifica dell’Oristanese, consapevole del fatto che sarebbe necessario incrementare le attività di gestione e manutenzione della rete al servizio della produzione agricola e la manutenzione delle opere di bonifica idraulica, ha chiesto al presidente della Regione e agli assessori dell’Agricoltura e dei Lavori pubblici un contributo straordinario di tre milioni di euro».
«Nel corso degli ultimi nove anni sono diverse le deliberazioni di Giunta che hanno trattato il tema e previsto lo stanziamento di fondi per le opere sul Rio Mogoro. Tra gli interventi finanziati con il Piano Regionale delle Infrastrutture sono infatti comprese le opere di salvaguardia del bacino del Rio Mogoro per un costo previsto di 13 milioni di euro. Il presidente della Regione, in qualità di Commissario di Governo per la mitigazione del rischio idrogeologico – conclude Alessandro Solinas – deve adottare con urgenza ogni iniziativa utile per mettere in sicurezza tutte le aree più sensibili del territorio Terralbese, rimuovendo o quanto meno riducendo le criticità esistenti.»
Antonio Caria